Il pericolo nelle nuvole

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Messaggio da LS4 » 12 ottobre 2007, 21:06

eppure il libelle Club (marche I-IVAM se non ricordo male) su cui ho volato era identico allo std (tipo solo diruttori sul dorso) a parte avere il carrello fisso.

L'anno di costruzione era seconda metà degli anni 60.

oltre hai flap, il Libelle H301 si differenziava dallo std (tipo diruttori sia sul dorso che parte inferiore dell'al) anche per la presenza del parafreno.

il club libelle H205 non l'avevo mai visto
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Messaggio da libelle » 13 ottobre 2007, 4:23

Bè, c'è qualcosa di contraddittorio in quello che dici. Se hai volato sul Libelle Club perchè dici che non hai mai visto il Libelle Club?
Come ho precisato il Libelle Club, detto anche Club Libelle o Libelle H-205 o Club Libelle 205 è lo stesso aliante. Cambia leggermente il nome ma il Libelle Club è uno soltanto. La Gasflugel il costruttore) non ha dato questo nome ad altri alianti diversi.
Sei sicuro che fosse un Libelle? Non è che era un Hornet?
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Messaggio da LS4 » 13 ottobre 2007, 21:43

Non era un Hornet (che conosco bene, avendo aiutato parecchie volte il vicino di carrello a montarlo: stesse ali dell'H301, fusoliera diversa).

non è una contraddizione: non ho mai visto il Libelle Club H205. quello che ho visto (e a questo punto mi chiedo che modello di Libelle fosse) e che mi avevo detto essere il Libelle club, era identico allo std (tipo solo diruttori sul dorso) a parte avere il carrello fisso. Bah!
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Messaggio da libelle » 14 ottobre 2007, 0:38

Mha, rimarrà un mistero, comunque ho fatto un pò di ricerca sulle marche I-IVAM che mi hai comunicato.
Su Aerodata queste marche non sono riportate, ma sul sito Enac nel database relativo alle PA, facendo una ricerca per marche, appaiono liste di prescrizioni relative ad alianti Glasflugel tipo Club Libelle H205 e Hornet.
Non hai per caso delle immagini di questo presunto Club Libelle con i diruttori sul dorso?
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Messaggio da N757GF » 14 ottobre 2007, 11:16

LS4 ha scritto: quello che ho visto (e a questo punto mi chiedo che modello di Libelle fosse) e che mi avevo detto essere il Libelle club, era identico allo std (tipo solo diruttori sul dorso) a parte avere il carrello fisso. Bah!
Poteva essere un libelle con diruttori (quello standard) al quale, per qualche ragione non avevano messo il carrello retrattile (preserie?). In questo caso l'aereo poteva essere di classe club, che era una delle classi per le competizioni prima degli standard, 15m e libera. Buttata li` cosi` dopo mezzanotte :)

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Messaggio da LS4 » 14 ottobre 2007, 12:24

In questo caso l'aereo poteva essere di classe club, che era una delle classi per le competizioni prima degli standard, 15m e libera
potresti avere fatto centro: adesso che mi ricordo, mi aveno detto che era il primo esemplare di Libelle importato in Italia da Leonardo Brigliadori che lo usava per le gare.

deve essere quello che ha segnato il salto tecnologico da Legno e tela all'uso della vetroresina.

foto: dovrei averne una da qualche parte.
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Messaggio da libelle » 14 ottobre 2007, 23:50

Allora abbiamo svelato il mistero! Si trattava di un libelle H-201 di preserie con carrello ancora fisso. Ciò è possibilissimo.
E' in effetti un aliante classe club e non un club-Libelle che è tutt'altra cosa. In effetti non riuscivo a capire come potesse esistere un aliante così ibrido che fondesse insieme la carattristiche di due alianti comunque molto diversi.
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Messaggio da LS4 » 15 ottobre 2007, 19:48

Si impara sempre qualcosa: pensavo di avverli visti tutti i libelle!!
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Messaggio da libelle » 16 ottobre 2007, 22:29

LS4 ha scritto:Si impara sempre qualcosa: pensavo di avverli visti tutti i libelle!!
E' una generazione di alianti oramai decisamente superclassata, ma che ancora danno grandi soddisfazioni perchè l'efficienza di cui sono dotate queste macchine è ancora apprezzabile, naturalmente non per chi ha grandi velleità. Con poco più di diecimila euro puoi portarti a casa un libellino (carrello chiuso per autotrasporto compreso) in perfette condizioni e farci dei gandi voli.
Del libelle standard e del flappato resta ancora l'immortale bellezza e originalità delle linee. Un peccato che un così geniale progettita (Ing. Hanle) sia prematuramente scomparso e con esso la Glasflugel che li costruiva (anche se continua a vivere nella rifondata Glasfaser che si occupa solo di manutenzione e pezzi di ricambio).
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Messaggio da LS4 » 17 ottobre 2007, 10:22

ma che ancora danno grandi soddisfazioni perchè l'efficienza di cui sono dotate queste macchine è ancora apprezzabile, naturalmente non per chi ha grandi velleità
Anche per chi le ha: l'anno scorso (o 2 anni fa?) il campionato promozione a Ferrara è stato vinto da un Libelle h301 e, se non sbaglio, al secondo posto si è classificato l'altro H301 (in Italia sono stati importati solo 2 H301)
Con poco più di diecimila euro puoi portarti a casa un libellino (carrello chiuso per autotrasporto compreso)

senza carrello per l'H301
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Messaggio da libelle » 17 ottobre 2007, 20:53

Citazione:Con poco più di diecimila euro puoi portarti a casa un libellino (carrello chiuso per autotrasporto compreso)

senza carrello per l'H301
No no, dico sul serio. Poco tempo fa ho visto in vendita proprio un Libelle H301 con carrello chiuso. Volevano 13.000 euro, naturalmente in Germania, non in Italia.
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Messaggio da LS4 » 17 ottobre 2007, 21:49

In Italia i 2 H301 sono monopolizzati da una coppia di amici (a cui abbiamo venduto il secondo)
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Messaggio da pippo682 » 18 ottobre 2007, 10:19

Cambiamo titolo al topic?

:lol:

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Messaggio da LS4 » 19 ottobre 2007, 15:25

:oops:
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Messaggio da libelle » 21 ottobre 2007, 18:33

:oops: Pardon. ci siamo fatti prendere la mano.
Il fatto è che in questo forum manca uno spazio dedicato esclsivamente agli alianti e al volo a vela, cosicchè ogni motivo è buono per noi aliantisti per divagare. Non si potrebbe creare un'area apposita?
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Messaggio da LS4 » 22 ottobre 2007, 10:39

Non si potrebbe creare un'area apposita?
appoggio la mozione!
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Messaggio da pippo682 » 22 ottobre 2007, 12:55

Come sapete sono anch'io volovelista. Ne parlerò in staff. Comunque nessuno vieta l'apertura di thread specifici in qualunque area sia pertinente! :wink:

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Messaggio da N757GF » 23 ottobre 2007, 11:22

libelle ha scritto: Il fatto è che in questo forum manca uno spazio dedicato esclsivamente agli alianti e al volo a vela, cosicchè ogni motivo è buono per noi aliantisti per divagare. Non si potrebbe creare un'area apposita?
Mi associo :)

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Messaggio da riccardosl45 » 22 novembre 2007, 15:21

Cosa significa "ballast" ?

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Messaggio da LS4 » 22 novembre 2007, 16:23

Cosa significa "ballast" ?
sono dei contenitori per l'acqua di zavorra contenuti nelle ali
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Messaggio da pippo682 » 22 novembre 2007, 18:28

In alcuni casi, molto più piccoli, anche nella coda. Servono per ottenere la stessa efficienza dell'aliante (ovvero il rapporto tra quota persa e distanza percorsa) a velocità più elevate.

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Messaggio da libelle » 23 novembre 2007, 1:13

In alcuni casi, molto più piccoli, anche nella coda. Servono per ottenere la stessa efficienza dell'aliante (ovvero il rapporto tra quota persa e distanza percorsa) a velocità più elevate
Il ballast in coda serve essenzialmente per il bilanciamento su alianti della serie LS i quali hanno i serbatoi dell'acqua (ovvero i Ballast) di tipo a sacca o integrati avanzati rispetto al baricentro. Imbarcando acqua l'aliante tenderebbe quindi ad assumere un'assetto molto picchiato. Imbarcando acqua in coda si bilancia il tutto.
L'acqua serve essenzialmente per aumentare la "velocità di massima efficienza". La massima efficienza di un aliante è il miglior rapporto tra planata e perdita di quota. Un moderno aliante arriva con disinvoltura oltre i 50 (ovvero 50 metri percorsi in avanti cedendo un solo metro di quota) mentre quelli più avveniristici già hanno superato i 60.
Tale rapporto ottimale lo ottieni ad una velocità precisa. Un vecchio aliante degli anni '60 arriva con fatica a efficienza 30 ad una velocità non superiore ai 90 Km/h. Un moderno aliante arriva a oltre 50 con velocità molto più sostenute pari anche a 120 Km/h. Se appesantisci l'aliante (con dell'acqua che altro non è che semplice zavorra) la stessa efficienza di 50 la raggiungi a velocità superiori, anche nell'ordine dei 150/160. Sali un pò più lentamente, ma quando parti in planata con il traversone ne fai di strada! E' un concetto fisico elementare: pensa a due ciclisti che scendono da una discesa senza pedalare. Uno pesa 50 Kg, l'altro 100. Puoi star tranquilo che quello più pesante schizza via più veloce.
L'acqua non di aumenta l'efficienza, ma unicamente la velocità.
Gli alianti caricano delle quantità enormi di acqua in relazione al loro peso a secco: anche 180 litri per 220 Kg scarsi a vuoto. Naturalmente prima dell'atterraggio i ballast devono essere svuotati altrimenti lo stress sul carrello è eccessivo, senza contare che gli spazi di arresto aumentano considerevolmente.
L'acqua tende anche a congelare ma si può aggiungere un pò di glicole per evitare il congelamento.
Gli alianti che hanno il ballast di compensazione in coda devono prestate particolare attenzione alla temperatura: se scende molto bisogna mollare preventivamente tutta la riserva poichè proprio lo scarico del serbatoio di coda tende a nebulizzare l'acqua sulla parte bassa del timone, sulle cerniere e sui rinvii di comando. Trovarsi con un timone bloccato dal ghiaccio non è una cosa simpatica.
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Messaggio da libelle » 23 novembre 2007, 1:24

I ballast si usano soprattutto in gara dove andar veloci è d'obbligo.
La fase del rientro è sempre quella più spettacolare: alianti che piombano sulla pista in gruppi a velocità prossime ai 300 Km/ scaricando acqua. Ecco qui un filmato abbastanza esemplificativo:

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Messaggio da riccardosl45 » 23 novembre 2007, 9:56

libelle ha scritto:
In alcuni casi, molto più piccoli, anche nella coda. Servono per ottenere la stessa efficienza dell'aliante (ovvero il rapporto tra quota persa e distanza percorsa) a velocità più elevate
Trovarsi con un timone bloccato dal ghiaccio non è una cosa simpatica.
Nel caso che si fa? :oops:

comunque grazie tutte info veramente interessanti 8)

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Messaggio da LS4 » 23 novembre 2007, 10:02

Nel caso che si fa?
voli usando solo la barra; chiaramente le virate saranno tutte "scivolate" all'interno, ma riesci comunque a governare l'aliante e scendere quota dove la temperatura più alta aiuta a sciogliere il ghiaccio.

Può succedere anche che i diruttori non si aprono a causa del ghiaccio e qui sono dolori se te ne accorgi in finale; meglio controllarli in base così ti puoi organizzare un bell' atterraggio in scivolata d'ala
Ultima modifica di LS4 il 23 novembre 2007, 13:03, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da riccardosl45 » 23 novembre 2007, 10:34

Non vorrei essere pignolo, ma se il liquido all'interno dei ballast contiene anche dell'antighiaccio non è inquinante rilasciarlo sui campi?

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Messaggio da LS4 » 23 novembre 2007, 11:13

Non vorrei essere pignolo, ma se il liquido all'interno dei ballast contiene anche dell'antighiaccio non è inquinante rilasciarlo sui campi
un aliante scarica l'acqua a circa 1litro/secondo, qundi per scaricare 170 litri impiega 170 secondi; in genere l'acqua è scaricata a 100Km/h, il che vuol dire che per scaricare tutta l'acqua l'aliante percorre circa 4,7Km. Supponendo che la scia d'acqua sia larga 10m, i 170 litri si distribuisco su 47000mq il che vuol dire 0,0036L/mq. Se poi pensiamo che il glicole è diluito in percentuale del 20% (se non ricordo male) e che in parte evapora (acqua compresa), penso che la percentuale che raggiunge il terreno sia così bassa da non inquinare
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Messaggio da libelle » 23 novembre 2007, 12:31

Non vorrei essere pignolo, ma se il liquido all'interno dei ballast contiene anche dell'antighiaccio non è inquinante rilasciarlo sui campi


un aliante scarica l'acqua a circa 1litro/secondo, qundi per scaricare 170 litri impiega 170 secondi; in genere l'acqua è scaricata a 100Km/h, il che vuol dire che per scaricare tutta l'acqua l'aliante percorre circa 4,7Km. Supponendo che la scia d'acqua sia larga 10m, i 170 litri si distribuisco su 47000mq il che vuol dire 0,0036L/mq. Se poi pensiamo che il glicole è diluito in percentuale del 20% (se non ricordo male) e che in parte evapora (acqua compresa), penso che la percentuale che raggiunge il terreno sia così bassa da non inquinare
La percentuale dovrebbe essere del 20 % se anche io non vado errato. C'è da dire che mettere l'antighiaccio nei ballast è comunque una procedura fatta solo per quelle competizioni che si svolgono solo in climi particolrmente rigidi (ad esempio una gara alpina in primavera dove è possibile trovare sottozzero). Per il resto della stagione è veramente difficile usare l'antigelo dato che le gare e comunque i voli di distanza spesso si svolgono durante la stagione calda. La quantità di glicole, unita al numero veramente esiguo di alianti che rilasciano questa sostanza (che tocca terra in percentuale bassissima) rende insignificante qualsiasi contaminazione
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Messaggio da riccardosl45 » 23 novembre 2007, 14:13

Grazie della precisazione!

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