Asso GB (WW2) Burbridge vende medaglie per pagarsi cure

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Valerio Ricciardi
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Asso GB (WW2) Burbridge vende medaglie per pagarsi cure

Messaggio da Valerio Ricciardi » 4 marzo 2013, 12:32

fonte: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/e ... 5749.shtml

Da noi, sarebbe andato personalmente a portargli solidarietà qualche politico, specie in campagna elettorale, spiegando (a lui o ai suoi familiari) di avere le mani legate, e di non avere fondi per aiutarlo per colpa della malvagia controparte politica. "Ma se la mia coalizione avrà successo, il nostro primo pensiero... noi abbiamo una sensibilità particolare per queste questioni, che..."
Giungendo in BMW blindata e con scorta, pagata dal contribuente, ovvio.
Dal costo annuale superiore a ciò che servirebbe per assistere sino a fine naturale il pover'uomo.


Eroe di guerra della Raf dimenticato e malato:
vende le medaglie per pagare le cure


di Luca Lippera

Uno degli eroi più decorati della Seconda Guerra Mondiale, l’inglese Bransome Burbridge, ex pilota della Raf, ha scoperto a novantatrè anni che una nazione in crisi economica non conosce la parola riconoscenza. Burbridge, che abbattè la bellezza di ventuno aerei tedeschi tra il 1941 e il 1945 - nel cielo di Berlino, sopra la Manica, ovunque volasse il nemico - sarà costretto a vendere le medaglie ricevute dalla Gran Bretagna perché è malato di Alzheimer e i familiari non sanno come pagargli l’assistenza. Il figlio del leggendario comandante, come ha rivelato giorni fa il quotidiano «Daily Mail», scuotendo l’intero Paese, metterà all’asta anche il giubbetto con cui il padre si metteva ai comandi di un «Mosquito» per intercettare senza sosta i caccia e i bombardieri della Luftwaffe.

L’ex comandante, che vive a Dulwich, a sud-est di Londra, è stato considerato per decenni un monumento nella galleria d’onore dalla Raf e della cosiddetta Battaglia d’Inghilterra. La straordinaria attitudine al combattimento notturno gli valse, in coppia con il navigatore Bill Skelton, l’appellativo di «Night Hawk», Falco della Notte. Burbridge, uno degli assi dell’aviazione mondiale, era in verità un obiettore di coscienza profondamente credente, tanto che da giovanissimo era lettore della Bibbia nelle scuole. Ma nel 1941, a soli ventun’anni, occhi chiari, corporatura asciutta, sorriso aperto, decise di arruolarsi con una convinzione: «Combattere per il proprio Paese contro il male del Nazismo - disse agli amici - è il miglior modo per servire il Signore».
Da quel momento in poi, si entra nel mito. Durante uno dei primi raid notturni a difesa dell’Inghilterra, Branse - lo chiamavano così - abbattè quattro bombardieri tedeschi tutti in una volta. All’inizio del 1942, intercettò tre V1, i missili del Terzo Reich, facendole esplodere in cielo mentre volavano silenziosamente verso la periferia di Londra per seminare morte e distruzione. Nel 1944, sempre ai comandi di un «Mosquito», uno dei caccia in dotazione alla Raf (l’altro era lo «Spitfire»), eccolo sulla Manica contro un Dornier 217, liquidato dopo una picchiata che lo portò a soli mille piedi dalla superficie del mare e dallo schianto. Nel novembre del 1944, in una delle trenta spedizioni sopra Berlino, eliminò altri tre apparecchi e sorpassò il record di successi notturni contro il nemico che era fino a quel momento nelle mani di John «Occhi di gatto» Cunningham, altra leggenda della Royal Air Force.
Ma tutto questo, la Storia sa essere spietata, non è servito. «Nell’ora del bisogno della Gran Bretagna - ha scritto il Daily Mail denunciando la vicenda - Branse Burbridge ha buttato giù ventuno aerei nazisti. Ora, nell’ora del Suo bisogno, è costretto a vendersi le medaglie di guerra per pagare le cure». Eppure le motivazioni delle onorificenze, negli anni del conflitto, trasudavano orgoglio e riconoscenza: «Magnifico spirito di combattimento, incredibile esempio di comando per tutto lo squadrone, ineguagliata acutezza e devozione al dovere». Si narra anche che «Falco della Notte» avesse il cuore dei grandi guerrieri. «Quando mitragliava - si racconta - puntava ai motori degli aerei avversari e non alla cabina di comando per dare ai piloti tedeschi una possibilità di salvezza».

Le organizzazioni dei veterani inglesi, appresa la vicenda, si sono dette «inorridite». «I politici - hanno dichiarato alcuni reduci - dimenticano i rischi incredibili affrontati da questi uomini e il sacrificio di molti di loro per il nostro Paese. La cosa triste è che Bransome non sarà l’ultimo a dover vendere le medaglie e il giubbetto da pilota per curarsi». La crisi in Gran Bretagna non è meno severa che altrove e il deprezzamento pilotato della sterlina la sta alleviando solo in parte. Neppure gli eroi sono al sicuro. I cimeli potrebbero fruttare fino centocinquantamila euro: cure e assistenza per almeno sei anni. «La vendita delle onorificenze - ha detto il figlio dell’ex comandante - è la cosa giusta da fare anche se la facciamo controvoglia. Papà, sebbene ne abbia sempre parlato poco, è contento di aver fatto quello che ha fatto in guerra. Ma lui vale molto più delle medaglie». Falco della Notte, se la malattia non lo avesse offuscato, sarebbe felice di tanto pragmatismo. Lo stesso che lo guidò in battaglia.

Lunedì 04 Marzo 2013 - 09:37
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Re: Asso GB (WW2) Burbridge vende medaglie per pagarsi cure

Messaggio da Michael Delaney » 4 marzo 2013, 15:14

Che vergogna! :x
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