Mi sembra che qui si stia parlando di trasporto aereo come se fosse principalmente destinato a portare turisti in ciabatte verso qualche meta esotica. In aereo se tolgo i mesi di luglio/agosto ed alcuni periodi di ferie (intorno a natale/Pasqua) io ci trovo essenzialmente uomini d'affari, persone che viaggiano per ricongiungimenti famigliari, qualche studente/ricercatore e una quota residuale di turisti.
Lo sviluppo dell'aviazione commerciale negli ultimi 100 anni è stata pun formidabile strumento per l'evoluzione ed il miglioramento dei rapporti commeciali e degli affari con conseguente generazione di ricchezza, anche per i paesi in via di sviluppo. E con la ricchezza si possono anche fare gli investimenti necessari alla riduzione di consumi ed inquinamento.
Non tutto può essere fatto al telefono, per posta elettronica/PEC (che non esiste, fra l'altro, fuori dell'Italia) o via skype. Sarà sempre necessario portare i campioni delle merci, partecipare a fiere, stringere delle mani, visitare distributori, partecipare a riunioni, ecc. Senza tralsciare le spedizioni di merci che per la loro natura non possono fare un mese di container in mare.
E comunque anche il turismo becero, che è stato stigmatizato in queste pagine, quello di chi vuole solo andare al mare a dicembre alle maldive, come la farmacista di qualche pagina fa. Magari l'unico periodo di ferie che ha è a Natale, magari ha voglia di andare al caldo al mare, magari non le interessa la cultura delle Maldive e io per questo dovrei arrogarmi il diritto morale di dirle stai a casa? Con il corollario di andare a dire a chi gestisce il resort alle Maldive "Spiacente voi da settembre a giugno dovete chiudere perchè non è morale portere i turisti in aereo da voi" con le conseguenti ricadute economiche per l'economia locale?
Secondo questa linea di pensiero se io vado in sicilia a vedere i templi allora OK l'aereo, ma se ci vado per stare in spiaggia allora no, prendi il treno o vai in bici perchè non è morale inquinare.
Lo trovo un modo di ragionare molto pericoloso, perchè si guarda solo un lato della questione (magari con dati scientificamente non corretti) es. aereo=inquinamento mentre non si guarda l'altro aspetto: trasporto aereo=vantaggi per l'economia, lo scambio culturale, il movimento delle persone e delle merci la generazione di ricchezza o di occasioni per crearla, e si giustificano restrizioni e tasse (perchè poi si va a cadere li, sulle tasse) in base ad imperativi morali che variano a seconda anche della convenienza di chi li cavalca sul momento.
Questo sta già accadendo oggi
https://www.blick.ch/news/schweiz/graub ... 42518.html un professore che per eviatrsi 4 ore di macchina è andato qualche volta al lavoro utilizzando un piccolo monomotore è stato stigmatizzato e messo in croce come inquinatore ed, ovviamente, ha dovuto chiedere scusa e rinunciare.
A contrario di quanto ha rilevato Dylan, io penso che ci sia anche troppa pressione sul mezzo aereo e mi auguro proprio che non si mettano imposizioni fiscali ulteriori sul costo dei biglietti.