La sindrome delle luci accese
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La sindrome delle luci accese
Ciao a tutti!
Vorrei condividere con voi un pensiero, magari potrà essere d’aiuto a chi come me sta cercando di uscire dal “tunnel” della fifa. Nessuna presunzione sia ben chiaro
Settimana scorsa sono andato in Brasile per lavoro, viaggio lungo, 2 ore su Madrid e 11 abbondanti su San Paolo. Ho sofferto sulla prima tratta, i momenti pre-decollo sono stati difficili. Ma, rispetto al passato, ho pensato razionalmente a cosa stava succedendo non solo sull’aereo e, facendo una lista mentale, ho iniziato ad affrontare ciò che mi generava ansia.
Stavo partendo ma temevo la settimana che avrei dovuto affrontare la.
Avevo lasciato l’auto al parcheggio ma non mi ricordavo se avevo spento le luci, nel caso al ritorno non sarei ripartito. (Inutile che vi dica quante volte controllo il gas prima di uscire di casa....)
Temevo che, dato il transito limitato (poco più di un’ora) la mia valigia sarebbe rimasta a Madrid, creandomi problemi pratici all’arrivo.
Ora immaginate tutte queste pippe mentali che, al rullaggio, si manifestano. Inizio ad agitarmi e penso sia dovuto al rumore dei motori. Invece poi, cancellando questi pensieri come se fossero app del cellulare, ho iniziato a rilassarmi e, come se nulla fosse, sono arrivato a destinazione. Per la cronaca, la settimana è andata bene, le luci spente, il bagaglio è arrivato prima di me (il controllo documenti in Brasile è lentissimo).
Morale (mia): se non solo sull’aereo iniziassi ad essere più “leggero” e rilassato, se la smettessi di pensare di avere il destino del mondo nelle mie mani, se finalmente mi liberassi dell’assurda idea di poter (e dover) controllare tutto, forse potrei liberarmi della paura intesa non come slancio ma come costrizione e blocco.
Ne approfitto ora per una curiosità di natura fisica. Nel volo di ritorno si è ballato parecchio, per oltre metà del tempo abbiamo avuto il segnale delle cinture acceso. Nulla di preoccupante, il personale di bordo continuava a lavorare tranquillamente e il mio vicino di posto a lavorare al computer come se nulla fosse. Ero in coda, terz’ultima fila: è possibile che li, rispetto magari alle ali, la sensazione di movimento sia molto maggiore? Nel caso presumo sia dovuto all’allontanamento dal baricentro, corretto?
Ciao!
Vorrei condividere con voi un pensiero, magari potrà essere d’aiuto a chi come me sta cercando di uscire dal “tunnel” della fifa. Nessuna presunzione sia ben chiaro
Settimana scorsa sono andato in Brasile per lavoro, viaggio lungo, 2 ore su Madrid e 11 abbondanti su San Paolo. Ho sofferto sulla prima tratta, i momenti pre-decollo sono stati difficili. Ma, rispetto al passato, ho pensato razionalmente a cosa stava succedendo non solo sull’aereo e, facendo una lista mentale, ho iniziato ad affrontare ciò che mi generava ansia.
Stavo partendo ma temevo la settimana che avrei dovuto affrontare la.
Avevo lasciato l’auto al parcheggio ma non mi ricordavo se avevo spento le luci, nel caso al ritorno non sarei ripartito. (Inutile che vi dica quante volte controllo il gas prima di uscire di casa....)
Temevo che, dato il transito limitato (poco più di un’ora) la mia valigia sarebbe rimasta a Madrid, creandomi problemi pratici all’arrivo.
Ora immaginate tutte queste pippe mentali che, al rullaggio, si manifestano. Inizio ad agitarmi e penso sia dovuto al rumore dei motori. Invece poi, cancellando questi pensieri come se fossero app del cellulare, ho iniziato a rilassarmi e, come se nulla fosse, sono arrivato a destinazione. Per la cronaca, la settimana è andata bene, le luci spente, il bagaglio è arrivato prima di me (il controllo documenti in Brasile è lentissimo).
Morale (mia): se non solo sull’aereo iniziassi ad essere più “leggero” e rilassato, se la smettessi di pensare di avere il destino del mondo nelle mie mani, se finalmente mi liberassi dell’assurda idea di poter (e dover) controllare tutto, forse potrei liberarmi della paura intesa non come slancio ma come costrizione e blocco.
Ne approfitto ora per una curiosità di natura fisica. Nel volo di ritorno si è ballato parecchio, per oltre metà del tempo abbiamo avuto il segnale delle cinture acceso. Nulla di preoccupante, il personale di bordo continuava a lavorare tranquillamente e il mio vicino di posto a lavorare al computer come se nulla fosse. Ero in coda, terz’ultima fila: è possibile che li, rispetto magari alle ali, la sensazione di movimento sia molto maggiore? Nel caso presumo sia dovuto all’allontanamento dal baricentro, corretto?
Ciao!
Re: La sindrome delle luci accese
Mi piace quello che hai scritto! E' un buon approccio, che sento vicino.
A proposito delle ultime file dell'aereo, soprattutto negli aerei grandi è piuttosto noto che sono le meno "comode" per quanto riguarda i movimenti dell'aereo. In linea di massima, più sei vicino alle ali meno senti i movimenti. Non è che non li senti, ma li senti un pò di meno. E dietro è peggio che davanti, ma non chiedermi perchè!
A proposito delle ultime file dell'aereo, soprattutto negli aerei grandi è piuttosto noto che sono le meno "comode" per quanto riguarda i movimenti dell'aereo. In linea di massima, più sei vicino alle ali meno senti i movimenti. Non è che non li senti, ma li senti un pò di meno. E dietro è peggio che davanti, ma non chiedermi perchè!
- flyingbrandon
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Re: La sindrome delle luci accese
Il perché è "visivo/psicologico"...se stai dietro vedi tutto il resto dell'aereo che balla...Maxx ha scritto: In linea di massima, più sei vicino alle ali meno senti i movimenti. Non è che non li senti, ma li senti un pò di meno. E dietro è peggio che davanti, ma non chiedermi perchè!
Ciao!
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Re: La sindrome delle luci accese
Non ci avevo mai pensato. In effetti vedere le capocce dei passeggeri che ballonzolano non è tanto bello!!flyingbrandon ha scritto:Il perché è "visivo/psicologico"...se stai dietro vedi tutto il resto dell'aereo che balla...Maxx ha scritto: In linea di massima, più sei vicino alle ali meno senti i movimenti. Non è che non li senti, ma li senti un pò di meno. E dietro è peggio che davanti, ma non chiedermi perchè!
Ciao!
p.s. per me posto 6F sull'E175 venerdì sera!
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Re: La sindrome delle luci accese
Ciao, anche io viaggio spesso per il Brasile, ci abito , se posso darti un consiglio quando prenoti prendi i posti più avanti possibile perché il rumore e mooooolto meno, e riesci a rilassarti.
Ciao
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MAURIZIO
La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare. ( Jovanotti )
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- sardinian aviator
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Re: La sindrome delle luci accese
flyingbrandon ha scritto:Il perché è "visivo/psicologico"...se stai dietro vedi tutto il resto dell'aereo che balla...Maxx ha scritto: In linea di massima, più sei vicino alle ali meno senti i movimenti. Non è che non li senti, ma li senti un pò di meno. E dietro è peggio che davanti, ma non chiedermi perchè!
Ciao!
Temo non sia solo quello. Pur essendo i posti in coda quelli da me più preferiti (ho le mie strane idee), mi è capitato diverse volte di sentire movimenti, specie laterali, che in altri punti dell'aereo non si sentivano. Anche ad occhi chiusi, intendo. Voglio dire che una spedalata di timone, in coda, secondo me la senti tutta....
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
- flyingbrandon
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Re: La sindrome delle luci accese
Beh...in realtà non puoi contemporaneamente essere dietro e davanti...i movimenti sono tutti riferiti al baricentro se non prendi in esame una torsione dell'aereo....se spedalo tu in coda vai da una parte...ma anche il tuo corrispettivo davanti va dall'altra... secondo me l'effetto visivo amplifica parecchio la "sensazione" se tu tieni gli occhi chiusi hai una sensazione diversa rispetto al vedere anche l'altro muoversi. Un esempio classico è il tuo treno fermo e quello a fianco che si muove...per un attimo hai la sensazione di muoverti tu nonostante, nella realtà, tu sia "immobile".sardinian aviator ha scritto:
Temo non sia solo quello. Pur essendo i posti in coda quelli da me più preferiti (ho le mie strane idee), mi è capitato diverse volte di sentire movimenti, specie laterali, che in altri punti dell'aereo non si sentivano. Anche ad occhi chiusi, intendo. Voglio dire che una spedalata di timone, in coda, secondo me la senti tutta....
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Re: La sindrome delle luci accese
Personalmente ho sempre avuto l'impressione che gli aerei, specialmente quelli più grandi, "scondinzolano" (mò non mi prendete troppo in giro per questo termine!). Lo ricordo bene sul 747 mentre andavo la prima volta in America. Chiaramente, più l'aereo è lungo più questa sensazione dovrebbe aumentare.
Stasera volo a Pescara. Come si fa con questo tempaccio?
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- tartan
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Re: La sindrome delle luci accese
L'aereo è una bilancia (stadera) che vola. Più stai dietro e più senti le variazioni, più stai davanti e più senti le variazioni, anche in aria calma, quindi se vuoi soffrire di meno scegli un posto il più vicino al baricentro, punto.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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- flyingbrandon
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Re: La sindrome delle luci accese
No è vero...scodinzolano. Anche il modo di assorbire la turbolenza è diversa da modello a modello....il punto è che tra davanti e dietro, a parità di distanza dal baricentro non trovo differenze....se non quelle che ho esposto sopra...che hanno il loro "peso" in termini di sensazioni.Maxx ha scritto:Personalmente ho sempre avuto l'impressione che gli aerei, specialmente quelli più grandi, "scondinzolano" (mò non mi prendete troppo in giro per questo termine!). Lo ricordo bene sul 747 mentre andavo la prima volta in America. Chiaramente, più l'aereo è lungo più questa sensazione dovrebbe aumentare.
Stasera volo a Pescara. Come si fa con questo tempaccio?
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Re: La sindrome delle luci accese
Alla fine il mio volo è stato assolutamente perfetto! Come avrai visto, venerdì sera il tempo era notevolmente migliorato e non c'era la minima turbolenza. Solo verso Bologna si sentiva un pò di vento, che penso fosse di coda perchè poi ho visto su FR24 che in crociera facevamo 510 nodi! L'Embraer 175 mi piace molto, è "umano", non so se mi spiego. E poi, con quale mezzo di trasporto puoi decollare da Milano alle 22,02, goderti il panorama della città e alle 23,58 essere seduto al pub preferito di Vasto con tua moglie davanti ad un panino e ad una coca???
Re: La sindrome delle luci accese
Con la fantasia..Maxx ha scritto:Alla fine il mio volo è stato assolutamente perfetto! Come avrai visto, venerdì sera il tempo era notevolmente migliorato e non c'era la minima turbolenza. Solo verso Bologna si sentiva un pò di vento, che penso fosse di coda perchè poi ho visto su FR24 che in crociera facevamo 510 nodi! L'Embraer 175 mi piace molto, è "umano", non so se mi spiego. E poi, con quale mezzo di trasporto puoi decollare da Milano alle 22,02, goderti il panorama della città e alle 23,58 essere seduto al pub preferito di Vasto con tua moglie davanti ad un panino e ad una coca???