Meno paura di volare.

[vale00]

Ciao a tutti, sono qui per ringraziarvi!
Provo a raccontarvi la storia della mia paura di volare.
Avevo volato una trentina di volte senza particolari problemi, per lo più in Italia, con il volo più lungo verso Londra. Un bel giorno, di ritorno da Linate, panico totale. A distanza di un mese ho dovuto fare altri viaggi e sono stati orribili, ansia già da giorni prima, notti insonni, panico e pianto durante tutto il volo. Tuttora non so a cosa collegare la paura improvvisa. Tutti i voli sono stati tranquilli, non ho subìto traumi di alcun genere. Mi piaceva stare vicino al finestrino per guardare giù e all'improvviso mi sembrava impossibile poter raggiungere la destinazione viva e intera.
L'unico avvenimento che mi sembra collegato è il video del cargo che precipita come un sasso (se non ricordo male in Afghanistan) che ho guardato ossessivamente per migliaia di volte. Non credo che sia tutta colpa di questo video ma davvero non ho altre spiegazioni.
Da quando è comparsa la paura, iperventilazione e pianto durante tutto il volo fino alla fase di discesa, voglia di scendere, allarmismo a ogni suono, oppure a ogni silenzio, e a ogni movimento degli assistenti di volo e anche a ogni movimento dei passeggeri (e qui il link con il cargo, per questioni di equilibrio/baricentro). Panico insostenibile per il quale ho anche evitato tutti i viaggi non indispensabili.
Insomma, poi succede che devo andare a New York, che non ci si può arrivare nuotando né teletrasportandosi e che non ci voglio di certo rinunciare per sole nov…cosa? Nove ore?
Panico. Si può piangere di paura per nove ore? Ma cosa si fa in nove ore? Quante occasioni di precipitare si presenteranno in nove ore?
Inizio a googlare come una pazza e finalmente, dopo un miliardo di "portati un libro, non pensarci e vedrai come passa in fretta", trovo questo forum.
Inizio dalla sezione sulla paura di volare per poi passare a quella degli incidenti (mi ci intrippo per vari giorni durante i quali faccio i peggiori incubi. Parentesi nella parentesi: è a questo punto che scopro tutto sull'incidente dell'Airfrance partito da Rio, fatto che mi ha decisamente impressionato e che continua a spaventarmi tantissimo) e finisco per leggerlo tutto e studiarlo, è diventato la mia bibbia.
Ho imparato tante cose. Prima delle questioni più tecniche ho imparato che avevo delle convinzioni davvero stupide che chiaramente non corrispondono a realtà, ovvero l'aereo non viaggia appeso a un filo che si può spezzare con un niente e chi pilota non è il primo pincopallino che si siede, si fa il segno della croce e parte sperando che vada tutto bene e altre cose del genere. Ora mi rendo conto di quanto fosse stupido ma è così, semplicemente non avevo mai pensato a tutto quello che c'è dietro, a quanta preparazione, a quanto studio, esperienza, leggi della fisica e quant'altro.
Insomma grazie a voi ho capito qualcosa in più e sono salita su quell'aereo più sicura.
Ero sicura che quella sensazione di "aiuto siamo fermi precipitiamo" appena dopo il decollo è normale, che ci sarebbero stati aeroporti di emergenza durante tutta la rotta, che l'espressione facciale degli assistenti di volo può riguardare gli affari loro e non la nostra morte imminente e tantissime altre cose (anche meno catastrofiche) che non sto qui a ripetere per ovvi motivi.
Non vi racconto i dettagli dei voli per brevità e perché non credo che questo sia il luogo adatto ma dico solo che sono tornata ieri dal JFK innevato e durante quelle ore infinite di turbolenze fortissime vi ho pensato molto. Se si attraversa una turbolenza vuol dire che la si può attraversare, no?
Insomma, sappiamo che la paura è irrazionale e nel mio caso è bastato razionalizzare un po', andando a scoprire e imparare cosa è davvero un aereo, come funziona davvero, chi lo governa e quante misure di sicurezza ci sono dietro.
Lo so, è banalissimo ma prima di arrivare a capirlo da sola ho dovuto sopportare ore e ore di terrore puro.
Non riesco ancora a spiegarmi l'origine della paura. Devo dire comunque che mi sono un po' appassionata a questo mondo e ho potuto snocciolare diverse perle di cultura aeronautica, stupendo i miei compagni di volo.
Vi ho letto in silenzio per tanto tempo (e continuerò a farlo!) e aspettavo di ritornare sana e salva per potervi ringraziare e raccontare la mia esperienza.
Grazie a tutti!

[sardinian aviator]

Bel post, davvero un bel post!

[flyingbrandon]

Vi ho letto in silenzio per tanto tempo (e continuerò a farlo!) e aspettavo di ritornare sana e salva per potervi ringraziare e raccontare la mia esperienza.
Grazie a tutti!

È bello che ti abbia in qualche modo affascinata....questo mondo.
Non restare in silenzio...partecipa e....soprattutto....grazie a te!
Ciao!

[la franci]

bravissima!!!!!

[**F@b!0**]

grazie a te, e grazie di questo post, come dice brandon, non restare in silenzio, intervieni, togliti qualche altro dubbio se ti va senza aspettare che qualcuno faccia la domanda al posto tuo, questo è un mondo dove non si smette mai di imparare!

[MartaP]

Sei stata davvero brava
io da sola non ci sono riuscita,a farmi passare la paura.... ho avuto bisogno del corso

@e anche di questo forum, ovviamente..

La paura di volare ha varie origini, ne parla molto bene Luca Evangelisti nel suo libro "Mai più paura di volare"...
avevo scritto qualcosa al riguardo in qualche post, in giro per il forum...
se lo trovo te lo linko!

[mermaid]

congratulazioni, bravissima!

[Fabio Airbus]

Ottimo lo sforzo che hai fatto da sola per superare le tue paure. Apprezzo la voglia che hai avuto per capire il problema, studiarlo e cercarti le risposte da sola senza crearti false idee e convinzioni sul mondo aeronautico.

Magari lo facessero anche quelli che chiedono info su come diventare piloti...

[camicius]

Devo dire comunque che mi sono un po' appassionata a questo mondo e ho potuto snocciolare diverse perle di cultura aeronautica, stupendo i miei compagni di volo.

Il prossimo punto è diventare pilota (magari privato... )

ciao
Andrea

[MartaP]

Trovato!

Per quanto riguarda la fobia dell'aereo, ti riporto gli scritti di Luca Evangelisti:
" Il momento in cui si inizia a temere l'aereo coincide con il manifestarsi di un evento traumatico".
Per evento traumatico s'intende " una situazione che direttamente o indirettamente è legata all'idea della morte.".
Questo evento funge da spartiacque e, creando un prima e un dopo, riorganizza completamente la cornice psicologica e organizzativa di riferimento dell'individuo. Se prima ci si sentiva inconsapevoli, leggeri, forti, nel dopo ci si scopre maggiormente consci dei rischi che nella vita si corrono, più fragili, più insicuri."
" Da quel momento in poi, magicamente, subentra la paura dell'aereo....accade quindi che una lieve turbolenza venga ritenuta presagio di disastro, una riattaccata viene etichettata come minaccia di morte, un atterraggio con visibilità bassa viene percepito come un pericolo mortale, scampato solo per la bravura del pilota.."

E ancora:

"L'evento che scompensa l'equilibrio individuale viene definito effetto stressante.
secondo The Social Readjustment Rating Scale di Holmes & Rahe ai primi cinque posti troviamo:
1. Morte del coniuge
2.Divorzio
3.Separazione tra i coniugi
4.Carcerazione
5.Morte di un familiare stretto.

Per me è stato il 6, malattia o ferita, perché il mio evento stressante è stato una malattia.
Poi seguono il licenziamento,il pensionamento, il cambiamento o la perdita del lavoro, la creazione di un mutuo...
L' evento non è necessariamente negativo, in lista ci sono anche il matrimonio, la gravidanza, il successo personale..

http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.ph ... lo#p866747

[vale00]

Grazie mille a tutti!!
@MartaP grazie! Questo è molto interessante, ho subìto un evento decisamente stressante qualche mese prima di quel viaggio ma non avrei mai collegato le due cose.

La paura non è ancora sparita ma voglio proseguire lungo questa strada, continuare a studiare e magari volare più frequentemente. Leggerò sicuramente il libro di Luca Evangelisti e proverò a ri-analizzarmi meglio, considerando anche l'evento stressante. Davvero davvero interessante!

[MartaP]

E' stato un piacere!