Sono un caso perso!!

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da pemmece » 10 settembre 2012, 22:33

flyingbrandon ha scritto:
pemmece ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
pemmece ha scritto: Ma tu, in tutto ciò, cosa mi consigli? cosa faresti al mio posto? cosa ti sentiresti di dirmi? scusa ma la cosa si sta complicando :lol: scherzo
Cosa ti consiglio io? Di fare l'opposto di ciò che pensi. Meglio ancora sarebbe che tu smettessi di pensare.
L'aereo è l'ultimo dei tuoi problemi ma...se ti va di prenderlo fa così.
1) compra il biglietto, scrivi su un foglio la data in blu...e mettici una faccina sorridente.
2) essere consapevole che non sei malata...sei solo rincoglionita e per questo è necessario smitizzare il proprio pensiero di non esserlo. Lo sei anche se lo sono in tanti. Il rincoglionimento non è sinonimo di stupidità....quindi va tranquilla
3) decidi fermamente, e senza più mettere in discussione, cascasse il mondo, la tua partenza....piuttosto muori...unico motivo per cui non puoi più partire....ma a quel punto non avrai alcun problema.
4) aspetta con divertita allegria le reazioni del tuo ego....fisiche mentali....catastrofiche....divertiti come fosse un film...i film più belli sono quelli in cui ti immedesimi e partecipi....meglio di così cosa vuoi?
5) segna sullo stesso foglio della data con dovizia di particolari ma in modo leggero e divertito le tue reazioni...che siano mentali....fisiche...però mi raccomando in colore diverso dal blu ma evitando il nero...
6) ....ancora non te lo dico....
Proviamo?
no però la parte 2 è grandiosa, sono solo rincoglionita :lol:
Fico...mi chiedi cosa farei e poi te ne sbatti!
Ma va benissimo così...fai in altro modo purché non sia una lotta...
Altrimenti lotta pure ma non venire qua a scrivere che faresti di tutto per volare serenamente...
dove ho scritto che me ne sbatto? invece ho letto tutto e ho pensato che potrebbe essere un buon esercizio, xchè mai dovrei sbattermene e soprattutto cosa c'entra questo con la frase: non venire qua a scrivere che faresti di tutto per volare serenamente. Un consiglio è sempre una buona cosa e te ne ringrazio, che non significa però essere la soluzione del mio problema, te l'ho chiesto xchè credo che qui possa trovare persone che diano ottimi consigli su questa paura.

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da flyingbrandon » 10 settembre 2012, 22:36

pemmece ha scritto:
dove ho scritto che me ne sbatto? invece ho letto tutto e ho pensato che potrebbe essere un buon esercizio, xchè mai dovrei sbattermene e soprattutto cosa c'entra questo con la frase: non venire qua a scrivere che faresti di tutto per volare serenamente. Un consiglio è sempre una buona cosa e te ne ringrazio, che non significa però essere la soluzione del mio problema, te l'ho chiesto xchè credo che qui possa trovare persone che diano ottimi consigli su questa paura.
Ho detto...proviamo?
Hai risposto no.
Se non lo fai non faresti tutto...
Il mio consiglio non vuole essere una soluzione al tuo problema....tu sei la soluzione al tuo problema.
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da pemmece » 10 settembre 2012, 22:37

flyingbrandon ha scritto:
pemmece ha scritto:
ma io vengo qua x avere un sostegno e invece scopro di essere rincoglionita a soli 29 anni non cè male cme inizio ;) e domani mattina dopo che ti sei riposato sei un pilota? uno psicologo? un rilevatore di rincoglioniti? :mrgreen:
Sostenere quello che ti ha portato a vivere così significa dar forza al tuo modo di vivere...dai risultati direi che è meglio cambiarlo piuttosto che sostenerlo.
Io domani sarò sempre io anche se diverso...quello che vuoi chiedermi è "cosa faccio" e non "cosa sono"...giusto?
no io non voglio chiederti nulla, nè cosa fai, nè cosa sei, volevo avere modo di conoscervi, volevo anch'io fare qualche domanda dopo tante risposte

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da pemmece » 10 settembre 2012, 22:39

flyingbrandon ha scritto:
pemmece ha scritto:
dove ho scritto che me ne sbatto? invece ho letto tutto e ho pensato che potrebbe essere un buon esercizio, xchè mai dovrei sbattermene e soprattutto cosa c'entra questo con la frase: non venire qua a scrivere che faresti di tutto per volare serenamente. Un consiglio è sempre una buona cosa e te ne ringrazio, che non significa però essere la soluzione del mio problema, te l'ho chiesto xchè credo che qui possa trovare persone che diano ottimi consigli su questa paura.
Ho detto...proviamo?
Hai risposto no.
Se non lo fai non faresti tutto...
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ah ok è un errore mio di scrittura, chiedo venia
quel no era attaccato alla frase seguente non era la risposta al tuo proviamo, era NO MA QUESTA E' BELLA, sul fatto di essere rincoglionita, non era una risposta al tuo proviamo

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da flyingbrandon » 10 settembre 2012, 22:40

pemmece ha scritto:
no io non voglio chiederti nulla, nè cosa fai, nè cosa sei, volevo avere modo di conoscervi, volevo anch'io fare qualche domanda dopo tante risposte
Scusa...le avevo interpretate come domande...
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da flyingbrandon » 10 settembre 2012, 22:41

pemmece ha scritto: ah ok è un errore mio di scrittura, chiedo venia
quel no era attaccato alla frase seguente non era la risposta al tuo proviamo, era NO MA QUESTA E' BELLA, sul fatto di essere rincoglionita, non era una risposta al tuo proviamo
Ok....allora proviamo....
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da pemmece » 10 settembre 2012, 22:44

flyingbrandon ha scritto:
pemmece ha scritto: ah ok è un errore mio di scrittura, chiedo venia
quel no era attaccato alla frase seguente non era la risposta al tuo proviamo, era NO MA QUESTA E' BELLA, sul fatto di essere rincoglionita, non era una risposta al tuo proviamo
Ok....allora proviamo....
:wink: ok facciamo che ora ci dormo su e cercherò di svegliarmi bella combattiva domani per pter dire OK PROVIAOCI ;)

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da flyingbrandon » 10 settembre 2012, 22:45

pemmece ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
pemmece ha scritto: ah ok è un errore mio di scrittura, chiedo venia
quel no era attaccato alla frase seguente non era la risposta al tuo proviamo, era NO MA QUESTA E' BELLA, sul fatto di essere rincoglionita, non era una risposta al tuo proviamo
Ok....allora proviamo....
:wink: ok facciamo che ora ci dormo su e cercherò di svegliarmi bella combattiva domani per pter dire OK PROVIAOCI ;)
Allora mi tocca sperare che tu non riesca a chiudere occhio...almeno non sarai combattiva...
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da MartaP » 13 settembre 2012, 10:29

Maxx ha scritto:Per me il volo è un miscuglio di terrore, piacere, esaltazione, ansia, ignoranza di moltissime cose e superficiale conoscenza di qualcuna. Non posso dire di volare tranquillo, ma non ho mai (tranne una volta) rinunciato a volare. Quando sono in aereo (la cosa capita molto raramente) il mio pensiero è quanto manca all'atterraggio. Poi, una volta atterrato, penso a quanto era bello stare là sopra e a quanto il volo ha riempito la mia vita per quelle poche decine di minuti nei quali ero isolato dal resto del mondo. Il mio bubbone è il meteo e me lo devo togliere, anche perchè in passato non mi ponevo minimamente il problema. Ricordo dei decolli burrascosi ai quali manco facevo caso, cioè non me ne preoccupavo. E poi, perchè me ne devo preoccupare io? Ci sono due esseri umani là davanti che lo fanno di mestiere e lo fanno piuttosto bene!!
Maxx, ti quoto in pieno! Non potevi esprimerti meglio! Per me adesso è esattamente la stessa cosa! :D

Per pemmece:
Non so se ti sarò di aiuto, ma anch'io sono un'ex fifona, ho sempre volato con il terrore e due anni fa ho avuto un attacco di panico pazzesco. Poi ho deciso che era troppo. Ho cominciato anch'io leggendo questo forum e quello che ti posso dire (in base alla mia testimonianza personale,ma ripeterò quello che tutti vanno dicendo in questo forum)
è che:

- la tua paura non è reale, sei tu che la alimenti con tua mente. Quando ti immagini morte,catastrofi e incidenti devi prendere coscienza che sono solo fantasie. Mantieni il contatto con la realtà. E la realtà è che ogni giorno ci sono miliardi di aerei che volano senza problemi.

- non si può dire lo stesso delle auto. Se tenessi conto di tutti gli incidenti d'auto, non dovresti più guidare.

-non leggere le notizie degli incidenti aerei sui quotidiani: i giornali devono vendere e nel 99,9% le notizie riportate non corrispondono alla realtà dei fatti
( tipo: vuoto d'aria che fa perdere 5000 metri di quota all'aereo.. [smilie=to funny.gif] )

- non guardare neanche " indagini ad alta quota", per lo stesso motivo di cui sopra....

- è chiaro, da come parli, che non conosci alcunché sul mondo dell'areonautica, soprattutto sulla sicurezza del trasporto aereo e sul come viene garantita questa sicurezza. In questo forum ci sono un sacco di esperti che hanno scritto sul tema, va a darci un'occhiata.

- potresti frequentare un corso Alitalia o Lufthansa, per superare la paura, ma devi essere straconvinta di farcela. Nel corso trovi altre persone paurose come te, potete confrontarvi e superare insieme il problema. Il gruppo ti sostiene. Vieni seguita da un psicoterapeuta, che ti insegnerà a gestire la tua paura, e da un Comandante al quale puoi fare tutte le domande possibili ed immaginabili sul mondo dell'areonautica. Il corso però non fa miracoli: la tua motivazione è fondamentale. Devi avere degli obiettivi, qualcosa che puoi verificare, tipo: voglio sedermi vicino al finestrino e godermi il decollo!
Io ho partecipato al seminario della Lufthansa un anno fa, e mi è servito tantissimo. Ma devo dirti però che all'inizio del corso eravamo in 12 e, alla fine , tre persone si sono comunque rifiutate di volare.

- come dice Maxx: ci sono due esseri umani là davanti che lo fanno di mestiere (i piloti) e lo fanno piuttosto bene!!

Infine: ce la puoi fare! :D

Ciao!
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"Spock?" "Sì?" "A proposito delle colorite metafore di cui abbiamo parlato, penso che tu non debba più cercare di farne uso." .."m***a, non lo farò più."

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da assurdo » 19 settembre 2012, 18:54

Ciao a tutti,

sono nuovo del forum e mi aggancio a questa discussione perché mi pare che faccia al caso mio. Sono reduce da una delle ca***te più grosse della mia vita. Domenica scorsa mi son rifiutato di salire su un aereo al ritorno, mettendo nei casini due amici che erano in vacanza con me (ho dovuto insistere per far partire almeno loro) e facendo il giorno dopo non so quante migliaia di km in treni superveloci per tornare a casa, spendendo un botto di soldi di cui mi vergogno profondamente. Il mio rapporto con l'aereo è sempre stato difficile, ci ho volato moltissime volte fin da ragazzo (adesso ho 36 anni) e non mi ha mai messo a mio agio. Però mi piace molto viaggiare, e viaggiare in compagnia, perciò mi son sempre fatto violenza e ho accumulato negli anni un sacco di voli in più o meno totale disagio. Le cose si sono acutizzate dal 1998, ebbi un primo attacco di panico in volo e poi purtroppo, per varie ragioni, di lì a qualche anno ho avuto un'esplosione di attacchi di panico su tutta la mia vita, non solo legati al volare. Con gli anni ho contenuto gli attacchi di panico e l'ansia, e adesso le uniche due situazioni difficili per me son rimaste guidare in autostrada e prendere l'aereo. Tuttavia, anche negli ultimi anni mi son sempre sforzato di volare ugualmente, migliorando anche un po' il mio approccio al volo. Se qualche anno fa erano ore di terrore dall'inizio alla fine, adesso la cosa è limitata al decollo, e in quota e atterraggio sono addirittura tranquillo (guardo fuori dal finestrino, vado ADDIRITTURA in bagno, cosa che prima non facevo...). Per superare lo scoglio del decollo, mi porto dietro l'ansiolitico e di volta in volta decido se prenderlo o meno, ma in realtà Tavor e Lexotan, quelli che ho sperimentato, non mi fanno grandi effetti. Domenica scorsa al momento di salire sull'aereo ho avuto un attacco di panico devastante. Già da qualche ora ero in ansia pre-volo, poi ho preso l'ansiolitico ma appena ho visto le persone che iniziavano a salire sull'aereo, la fila che scorreva ho avuto uno sbocco di panico pazzesco. Pianto, disperazione, tra gli amici che non sapevano che fare e l'equipaggio che cercava di convincermi. Alla fine mi ero quasi convinto, ma quando son arrivato nel corridoio, davanti al portellone, non ce l'ho fatta. Ansia incontrollabile, paura di avere un attacco di panico in volo e non essere in grado di dominarmi (e, soprattutto, che l'equipaggio non sia in grado di dominarmi... accetterei pure un pugno in faccia se avessi la certezza che l'equipaggio è autorizzato a farlo). Insomma, un momento ridicolo e altamente drammatico al tempo stesso. Non dimenticherò mai l'abbraccio e il bacio dei miei due amici, increduli fin da ultimo che restassi davvero a terra. E io lì, combattuto tra il dispiacere lacerante di mollarli così (non riesco neanche a immaginare cosa possano aver provato a stare in volo avendomi visto in quelle condizioni...) e la paralizzante incapacità di muovere un piede in avanti per salire.
Insomma, io ero convinto di aver trovato un mio modo di volare. Doloroso, difficile, faticoso, ma un mio modo. L'altra sera invece è come se mi fossi definitivamente rotto le scatole, come se avessi avuto un moto rabbioso di rifiuto per una cosa che ogni volta, dopo così tanti anni, è sempre uguale. Con le stesse fasi, la stessa ansia precedente e durante il volo. Non ne potevo più, e qualcosa dentro di me ha detto rabbiosamente "No, basta, non voglio più sottopormi a una cosa del genere". Però al tempo stesso non riesco ad accettare una condizione così limitante. Sia lavorativamente sia in ambito di vacanze non posso limitare le mie mete all'Italia, così come non posso pretendere che chi viaggia con me (partner o amici) debba sottostare per sempre a fare vacanze raggiungibili con altri mezzi. Se continuo così, rischio d'isolarmi un po', e non mi va.
Ordunque, la mia domanda è: esistono gruppi o corsi per superare questa paura? Superarla del tutto o quasi? So che il mio problema è più radicato, più profondo, avendo sofferto di attacchi di panico generalizzati. Ma ora che il mio problema si è ridotto solo all'aereo e all'autostrada, esistono gruppi, corsi o terapie mirate solo a questi due obiettivi? Aggiungo solo che nel mio caso non è tanto la paura di cadere e morire, quanto la claustrofobia del luogo, la mancanza di fuga o di "fermarsi e scendere quando voglio", e la conseguente paura di avere un attacco di panico in volo senza possibilità di contenerlo, da parte mia o da parte dell'equipaggio.
Vi ringrazio molto, e scusate per la lunghezza ma era necessario per essere chiari.
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da **F@b!0** » 19 settembre 2012, 19:23

ciao! Benvenuto!
Ti dico alcune cose velocemente,
1, non ti devi vergognare di quello che è successo Domenica, è successo, l'ansia era più grande di te e non hai preso l'aereo, ora devi lavorare perché non accada più, è un percorso lungo, ma che insieme si può terminare!
2, non ti fanno effetto perché ormai ne sei assuefatto.
3, ti consiglio di aprire una nuova discussione, ogni "caso" è diverso, ed è giusto che venga preso in esame in modo diverso!

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da tartan » 19 settembre 2012, 20:43

Ho conosciuto molte persone che hanno abbandonato l'idea di volare e per questo non si sono creati eccessivi problemi di vita. Non è indispensabile prendere l'aereo a meno che non si sia obbligati per motivi di lavoro, ma se non è il tuo caso potresti semplicemente accettare questa tua limitazione e vivere normalmente la tua vita, anche rinunciando a viaggi in luoghi lontani che tanto non è che siano poi così interessanti, almeno molti di quelli che vanno per la maggiore e che che si fanno spesso solo per essere alla moda. Accettare la tua situazione potrebbe anche essere il primo passo per un insperato ed inatteso desiderio di volare. Questo è il massimo che mi sento di consigliarti. Potevo anche farne a meno,tutto sommato, però è quello che farei io al tuo posto. Buona fortuna.
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da assurdo » 19 settembre 2012, 21:46

tartan ha scritto:Ho conosciuto molte persone che hanno abbandonato l'idea di volare e per questo non si sono creati eccessivi problemi di vita. Non è indispensabile prendere l'aereo a meno che non si sia obbligati per motivi di lavoro, ma se non è il tuo caso potresti semplicemente accettare questa tua limitazione e vivere normalmente la tua vita, anche rinunciando a viaggi in luoghi lontani che tanto non è che siano poi così interessanti, almeno molti di quelli che vanno per la maggiore e che che si fanno spesso solo per essere alla moda. Accettare la tua situazione potrebbe anche essere il primo passo per un insperato ed inatteso desiderio di volare. Questo è il massimo che mi sento di consigliarti. Potevo anche farne a meno,tutto sommato, però è quello che farei io al tuo posto. Buona fortuna.
Ciao Tartan,
scusa, essendo nuovo del forum non capisco molto bene come funziona. Tu sei un semplice utente o lavori/hai lavorato come pilota, steward, assistente di volo...? Solo per capire se ricevo un consiglio da una persona del settore.
In realtà volare per lavoro potrebbe servirmi in futuro, e comunque alla fine, se guardo fino in fondo a me stesso, io ho voglia di superarla questa condizione. Volare può sempre servire nella vita, non si sa mai come e quando può capitare e non voglio farmi trovare impreparato, anche in ambito di coppia. Se sei del settore, speravo in un consiglio un po' più ottimista :))... Grazie comunque :).
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da assurdo » 19 settembre 2012, 21:56

**F@b!0** ha scritto:ciao! Benvenuto!
Ti dico alcune cose velocemente,
1, non ti devi vergognare di quello che è successo Domenica, è successo, l'ansia era più grande di te e non hai preso l'aereo, ora devi lavorare perché non accada più, è un percorso lungo, ma che insieme si può terminare!
2, non ti fanno effetto perché ormai ne sei assuefatto.
3, ti consiglio di aprire una nuova discussione, ogni "caso" è diverso, ed è giusto che venga preso in esame in modo diverso!

Fabio
Ciao Fabio,

grazie della tua risposta. Rispondo singolarmente ai tuoi stimoli: 1) in effetti già in pochi giorni la vergogna è sparita, ho parlato con i miei amici una volta tutti "riuniti" in Italia e hanno compreso benissimo. E proprio adesso che sto riacquisendo consapevolezza totale di quel che ho fatto, mi sento molto determinato almeno a tentare di superare questa paura e gli attacchi di panico relativi al volo a cui vado soggetto. Spero anzi che il percorso sia più breve possibile, perché ho voglia di uscirne. 2) Qui credo di non essermi spiegato bene: io non prendo abitualmente ansiolitici. Li prendo solo per volare. E mi pare strano di essere giunto all'assuefazione prendendoli una/due volte l'anno (in occasione dei voli, per l'appunto). 3) Ok, apro una nuova discussione.
Ti chiedo un'altra cosa: per "percorso lungo" intendi che possiamo farlo anche qui :o ? Io avevo intenzione di continuare a frequentare il forum, ma preferirei un corso o terapia di persona. Non so se qualcuno qui ne conosce qualcuna nella città di Firenze, dove abito.
Grazie mille
Assurdo

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da **F@b!0** » 19 settembre 2012, 22:04

assurdo ha scritto:
**F@b!0** ha scritto:ciao! Benvenuto!
Ti dico alcune cose velocemente,
1, non ti devi vergognare di quello che è successo Domenica, è successo, l'ansia era più grande di te e non hai preso l'aereo, ora devi lavorare perché non accada più, è un percorso lungo, ma che insieme si può terminare!
2, non ti fanno effetto perché ormai ne sei assuefatto.
3, ti consiglio di aprire una nuova discussione, ogni "caso" è diverso, ed è giusto che venga preso in esame in modo diverso!

Fabio
Ciao Fabio,

grazie della tua risposta. Rispondo singolarmente ai tuoi stimoli: 1) in effetti già in pochi giorni la vergogna è sparita, ho parlato con i miei amici una volta tutti "riuniti" in Italia e hanno compreso benissimo. E proprio adesso che sto riacquisendo consapevolezza totale di quel che ho fatto, mi sento molto determinato almeno a tentare di superare questa paura e gli attacchi di panico relativi al volo a cui vado soggetto. Spero anzi che il percorso sia più breve possibile, perché ho voglia di uscirne. 2) Qui credo di non essermi spiegato bene: io non prendo abitualmente ansiolitici. Li prendo solo per volare. E mi pare strano di essere giunto all'assuefazione prendendoli una/due volte l'anno (in occasione dei voli, per l'appunto). 3) Ok, apro una nuova discussione.
Ti chiedo un'altra cosa: per "percorso lungo" intendi che possiamo farlo anche qui :o ? Io avevo intenzione di continuare a frequentare il forum, ma preferirei un corso o terapia di persona. Non so se qualcuno qui ne conosce qualcuna nella città di Firenze, dove abito.
Grazie mille
Assurdo
non ho mai voluto insinuare che ne gai un uso spropositato, ma che l'uso porta all'assuefamento, oppure semplicemente l'ansia ti fa produrre talmente tanta adrenalina da rendere inutili gli ansiolitici!

si, se vuoi possiamo provare a farlo qui il "lungo percorso", corsi di persona, li faceva sia l'Alitalia che la Lufthansa, non so se na facciano ancora e sono quasi sicuro che nessuna delle 2 li faccia a Firenze, mentre noi arriviamo in tutto il mondo! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da tartan » 20 settembre 2012, 14:51

assurdo ha scritto:
tartan ha scritto:Ho conosciuto molte persone che hanno abbandonato l'idea di volare e per questo non si sono creati eccessivi problemi di vita. Non è indispensabile prendere l'aereo a meno che non si sia obbligati per motivi di lavoro, ma se non è il tuo caso potresti semplicemente accettare questa tua limitazione e vivere normalmente la tua vita, anche rinunciando a viaggi in luoghi lontani che tanto non è che siano poi così interessanti, almeno molti di quelli che vanno per la maggiore e che che si fanno spesso solo per essere alla moda. Accettare la tua situazione potrebbe anche essere il primo passo per un insperato ed inatteso desiderio di volare. Questo è il massimo che mi sento di consigliarti. Potevo anche farne a meno,tutto sommato, però è quello che farei io al tuo posto. Buona fortuna.
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scusa, essendo nuovo del forum non capisco molto bene come funziona. Tu sei un semplice utente o lavori/hai lavorato come pilota, steward, assistente di volo...? Solo per capire se ricevo un consiglio da una persona del settore.
In realtà volare per lavoro potrebbe servirmi in futuro, e comunque alla fine, se guardo fino in fondo a me stesso, io ho voglia di superarla questa condizione. Volare può sempre servire nella vita, non si sa mai come e quando può capitare e non voglio farmi trovare impreparato, anche in ambito di coppia. Se sei del settore, speravo in un consiglio un po' più ottimista :))... Grazie comunque :).
Assurdo
Si, sono del settore ed ho lavorato per molti anni in Alitalia nell'area dedicata alle prestazioni di volo. Il mio commento non voleva essere pessimista ne ottimista, non hanno senso nessuna delle due definizioni quando si hanno paure non identificabili con certezza. Il mio voleva essere solo un tentativo di sdrammadizzare e di liberare la mente da problemi che possono finire per incancrenire e rendere la vita sempre ansiosa. Liberando la mente dalle ossessioni, è probabile che queste passino senza neanche che tu te ne accorga. Penso che nel tuo caso non serva raccontarti tutti gli sforzi che si fanno per rendere il volo sempre più sicuro, per questo non ti ho fornito dati tecnici ma solo un pensiero personale frutto di accostamenti a molti casi simili al tuo.
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da pemmece » 21 agosto 2013, 15:02

assurdo ha scritto:Ciao a tutti,

sono nuovo del forum e mi aggancio a questa discussione perché mi pare che faccia al caso mio. Sono reduce da una delle ca***te più grosse della mia vita. Domenica scorsa mi son rifiutato di salire su un aereo al ritorno, mettendo nei casini due amici che erano in vacanza con me (ho dovuto insistere per far partire almeno loro) e facendo il giorno dopo non so quante migliaia di km in treni superveloci per tornare a casa, spendendo un botto di soldi di cui mi vergogno profondamente. Il mio rapporto con l'aereo è sempre stato difficile, ci ho volato moltissime volte fin da ragazzo (adesso ho 36 anni) e non mi ha mai messo a mio agio. Però mi piace molto viaggiare, e viaggiare in compagnia, perciò mi son sempre fatto violenza e ho accumulato negli anni un sacco di voli in più o meno totale disagio. Le cose si sono acutizzate dal 1998, ebbi un primo attacco di panico in volo e poi purtroppo, per varie ragioni, di lì a qualche anno ho avuto un'esplosione di attacchi di panico su tutta la mia vita, non solo legati al volare. Con gli anni ho contenuto gli attacchi di panico e l'ansia, e adesso le uniche due situazioni difficili per me son rimaste guidare in autostrada e prendere l'aereo. Tuttavia, anche negli ultimi anni mi son sempre sforzato di volare ugualmente, migliorando anche un po' il mio approccio al volo. Se qualche anno fa erano ore di terrore dall'inizio alla fine, adesso la cosa è limitata al decollo, e in quota e atterraggio sono addirittura tranquillo (guardo fuori dal finestrino, vado ADDIRITTURA in bagno, cosa che prima non facevo...). Per superare lo scoglio del decollo, mi porto dietro l'ansiolitico e di volta in volta decido se prenderlo o meno, ma in realtà Tavor e Lexotan, quelli che ho sperimentato, non mi fanno grandi effetti. Domenica scorsa al momento di salire sull'aereo ho avuto un attacco di panico devastante. Già da qualche ora ero in ansia pre-volo, poi ho preso l'ansiolitico ma appena ho visto le persone che iniziavano a salire sull'aereo, la fila che scorreva ho avuto uno sbocco di panico pazzesco. Pianto, disperazione, tra gli amici che non sapevano che fare e l'equipaggio che cercava di convincermi. Alla fine mi ero quasi convinto, ma quando son arrivato nel corridoio, davanti al portellone, non ce l'ho fatta. Ansia incontrollabile, paura di avere un attacco di panico in volo e non essere in grado di dominarmi (e, soprattutto, che l'equipaggio non sia in grado di dominarmi... accetterei pure un pugno in faccia se avessi la certezza che l'equipaggio è autorizzato a farlo). Insomma, un momento ridicolo e altamente drammatico al tempo stesso. Non dimenticherò mai l'abbraccio e il bacio dei miei due amici, increduli fin da ultimo che restassi davvero a terra. E io lì, combattuto tra il dispiacere lacerante di mollarli così (non riesco neanche a immaginare cosa possano aver provato a stare in volo avendomi visto in quelle condizioni...) e la paralizzante incapacità di muovere un piede in avanti per salire.
Insomma, io ero convinto di aver trovato un mio modo di volare. Doloroso, difficile, faticoso, ma un mio modo. L'altra sera invece è come se mi fossi definitivamente rotto le scatole, come se avessi avuto un moto rabbioso di rifiuto per una cosa che ogni volta, dopo così tanti anni, è sempre uguale. Con le stesse fasi, la stessa ansia precedente e durante il volo. Non ne potevo più, e qualcosa dentro di me ha detto rabbiosamente "No, basta, non voglio più sottopormi a una cosa del genere". Però al tempo stesso non riesco ad accettare una condizione così limitante. Sia lavorativamente sia in ambito di vacanze non posso limitare le mie mete all'Italia, così come non posso pretendere che chi viaggia con me (partner o amici) debba sottostare per sempre a fare vacanze raggiungibili con altri mezzi. Se continuo così, rischio d'isolarmi un po', e non mi va.
Ordunque, la mia domanda è: esistono gruppi o corsi per superare questa paura? Superarla del tutto o quasi? So che il mio problema è più radicato, più profondo, avendo sofferto di attacchi di panico generalizzati. Ma ora che il mio problema si è ridotto solo all'aereo e all'autostrada, esistono gruppi, corsi o terapie mirate solo a questi due obiettivi? Aggiungo solo che nel mio caso non è tanto la paura di cadere e morire, quanto la claustrofobia del luogo, la mancanza di fuga o di "fermarsi e scendere quando voglio", e la conseguente paura di avere un attacco di panico in volo senza possibilità di contenerlo, da parte mia o da parte dell'equipaggio.
Vi ringrazio molto, e scusate per la lunghezza ma era necessario per essere chiari.
Assurdo
ciao io ho letto solo adesso il tuo post e ho trovato alcune frasi praticamente identiche al mio stato d'animo, ci deve essere qualcosa che scatta nel cervello e fa reagire allo stesso modo, non può essere solo un caso che alcune fobie sono legate alle stesse reazioni da persona a persona, hai paura dell'autostrada tu?

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da Mirin » 18 settembre 2013, 11:52

Occhio ragazzi che a volte, spesso purtroppo, si comincia con la paura dell'aereo e i si finisce con la paura di uscire di casa .
il rischio è l'effetto domino, ovvero trasferire ad ogni situazione che presenti un minimo di pericolosità o stress ( ad. esami universitari) la reazione dell'evitamento ( che ci fa sentire lì per lì tranquilli e protetti, nelle quattro mura di casa, ma subito dopo anche molto frustrati e insofferenti) , che piano piano, però, sfocia nell'autoisolamento.

Il mio modesto suggerimento, per i casi realmente gravi ( attacchi di panico veri, rifiuto di montare sull'aereo mollando gli amici in corriodoio per prendere il treno all'ultimo momento e simili...), è quello di farsi una chiacchierata con uno psicologo al fine di valutare se vi sia o meno questo rischio e di intervenire subito, prima che questa paura si propaghi a dismisura.

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da Mirin » 18 settembre 2013, 12:42

Io per esempio ho iniziato ad avere il terrore dell'aereo da poco, soprattutto ( non so se ve l'avevo detto nel forum pubblico, forse no per evitare di seminare panico ulteriore) dopo aver sentito il racconto *dettagliato* del fratello di un mio carissimo amico il cui aereo, qualche anno fa, mentre era in volo per la Grecia ( viaggio premio della maturità, e suo primo volo in assoluto), ebbe un guasto tecnico evidentemente notevole, poichè il comandante raccomandò di allacciare subito le cinture anticipando che di lì a poco avrebbe " tentato ( manco eseguito, tentato!) un ammaraggio"...che poi non fece, perchè riuscirono ad atterrare in un aeroporto sulla terraferma, nel panico generale, hostess comprese....

Tuttavia c' è da dire che pure viaggiare in macchina in autostrada o dove comunque le macchine sfrecciano veloci , o andare in motorino per le vie di Roma ( specie col buio) , ecco....non è che proprio mi faccia impazzire . C'è sempre un momento in cui penso : mmmmhhh... speriamo bene...e dentro di me so che vorrei tanto evitarlo. È un attimo. Un nanosecondo, e alla fine mi riprendo sempre, ho come un moto sussoltorio in cui mi dico: ma famme il piacere và !
Purtroppo io sono una persona molto suggestionabile e impressionabile, e abitare in una città come Roma non aiuta, poichè è facile imbattersi in incidenti, a volte anche mortali, e vedere cadaveri coperti da teli, la polizia che fa i rilievi sul ciglio di una strada accanti a quel che resta di un motorino disintegrato...però in generale quando sono in auto o in motorino ( che comunque cerco di evitare di prendere) mi faccio forza e vado, cercando di prestare molta attenzione, di non distrarmi mai e di fare tuttto ciò che è in mio potere per ridurre al minimo i rischi.
Cn l'aereo è un po' diverso,perchè , come abbiamo detto molte volte, la possibilità di " collaborare" , di fare qualcosa per ridurre il rischio di incidente, si limita, al limite, alla scelta della compagnia e stop.
Infatti anche io questa estate stavo finendo per rimanere a terra, dovevo andare a Londra con le amiche e due settimane prima di partire ho inziato a piangere a dirotto, cercavo soluzioni alternative per arrivare in Inghilterra, addirittura mi sarei imbarcata per Dover a Calais, e avrei affrontato due giorni di pulmann con la eurolines , o avrei attraversato la Manica passandole sotto con l'Eurotunnel rischiando di fare la c.d. "fine del sorcio"...però alla fine non ho prenotato niente, sotto sotto lo sapevo che era una *****ta e che dovevo partire con l'aereo, punto. La mattina della partenza , con un muso lungo e gli occhi gonfi , mi sono alzata e sono andata a Fiumicino, ho pianto sempre, ma intanto facevo la fila, il check-in, e sono salita appena hanno chiamato il mio volo....sull'aereo ho piagnucolato un altro po' durante il decollo poi basta, mi sono prima detta "aho, e pazienza se cade, de qualcosa se deve pure morì, prima o poi! Mica sono Gesù Cristo :) " , poi mi sono distratta, ho iniziato a chiacchierare, e sono entrata nel mood del volo....tutto mi è sembrato normalissimo e naturale, e la persona terrorizzata di un minuto prima non sembravo più io...come direbbe shakespeare, tanto rumore per nulla!
Però non siamo tutti uguali, e non tutti hanno la forza di autoviolentarsi come ho fatto io, costringendomi ad affrontare qualcosa che mi spaventava a morte....ma poi perchè soffrire ?
Perciò ritengo che una chiacchierata con uno psicologo, possibilmente esperto in questo genere di fobie, possa essere molto utile...fino a un certo punto, poi però le chiacchiere stanno a zero, bisogna salire sull'attrezzo e basta, senza tante cerimonie . Non è facile, peró si fa, si deve fare, e dopo ci si sente molto fieri, orgogliosi e soprattutto molto molto più forti!

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da sardinian aviator » 18 settembre 2013, 12:51

Sono molto interessato all'episodio accaduto in Grecia; dato che da vari anni mi occupo di eventi aeronautici (eufemismo per non dire incidenti che in quest'area mette strizza :mrgreen: ), e non avendone mai sentito parlare, vorrei chiederti maggiori ragguagli, almeno data e compagnia, per cercare qualche ulteriore conferma.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da Mirin » 18 settembre 2013, 13:18

sardinian aviator ha scritto:Sono molto interessato all'episodio accaduto in Grecia; dato che da vari anni mi occupo di eventi aeronautici (eufemismo per non dire incidenti che in quest'area mette strizza :mrgreen: ), e non avendone mai sentito parlare, vorrei chiederti maggiori ragguagli, almeno data e compagnia, per cercare qualche ulteriore conferma.
Ciao caro,
saranno passati molti anni ( 1996, 1997..), la compagnia mi pare fosse una greca, e come ho precisato alla fine si trattò di un falso allarme, e sono atterrati incolumi in aeroporto, magari era un banalissimo guasto tecnico, boh.

Diciamo che non è stata la descrizione di scricchiolii, rumori vari, o cose strane percepite nell'aereo a impressionarmi ( non hanno avvertito alcunchè) , quanto la descrizione delle sensazioni e dei pensieri personali al sentirsi pronunciare quella frasetta " tenteremo un ammaraggio" , che ancora mi rimbomba nella testa a distanza di tanto tempo.
Oltre al fatto che questo ragazzo era un paurosone tipo noi e per questo non aveva mai volato prima. infatti tutti gli amici lo prendevano in giro, questo fu il suo primo volo, e quindi le probabilità di incorrere in un incidente erano, statisticamente, pressochè nulle.
Infati così è stato, non è accaduto niente, ma la strizza è stata tanta, a me sarebbe potuto venire un infarto.

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da flyingbrandon » 18 settembre 2013, 13:33

Mirin ha scritto: Però non siamo tutti uguali, e non tutti hanno la forza di autoviolentarsi come ho fatto io, costringendomi ad affrontare qualcosa che mi spaventava a morte....ma poi perchè soffrire ?
Perciò ritengo che una chiacchierata con uno psicologo, possibilmente esperto in questo genere di fobie, possa essere molto utile...fino a un certo punto, poi però le chiacchiere stanno a zero, bisogna salire sull'attrezzo e basta, senza tante cerimonie . Non è facile, peró si fa, si deve fare, e dopo ci si sente molto fieri, orgogliosi e soprattutto molto molto più forti!

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Non è sempre necessario autoviolentarsi...e non penso neanche che le chiacchiere stiano a zero. Le chiacchiere possono modificare il pensiero, e, più in profondità, il modo di pensare. Purtroppo c'è anche chi riesce e non ne esce più forte...siamo tutti diversi...e anche il percorso per arrivarci lo è....
Ciao!
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da Mirin » 18 settembre 2013, 13:48

certo, le chiacchiere possono aiutare moltissimo, però a un certo punto bisogna "passare all'azione ", dalla teoria alla pratica...e la forza e il sedere sulla poltroncina dell'aereo ce lo dobbiamo mettere noi, non può farlo nessuno al posto nostro, questo intendevo dire...

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da flyingbrandon » 18 settembre 2013, 15:50

Mirin ha scritto:certo, le chiacchiere possono aiutare moltissimo, però a un certo punto bisogna "passare all'azione ", dalla teoria alla pratica...e la forza e il sedere sulla poltroncina dell'aereo ce lo dobbiamo mettere noi, non può farlo nessuno al posto nostro, questo intendevo dire...
Sì...quello che intendevo io è che non è necessariamente una "lotta" passare all'azione...c'è chi ci riesce ad arrivare molto più sereno...chi divertito....chi in lacrime...chi curioso....ci si può arrivare in tanti modi...non deve necessariamente essere una battaglia.
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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da sardinian aviator » 18 settembre 2013, 16:09

Mirin ha scritto:
sardinian aviator ha scritto:Sono molto interessato all'episodio accaduto in Grecia; dato che da vari anni mi occupo di eventi aeronautici (eufemismo per non dire incidenti che in quest'area mette strizza :mrgreen: ), e non avendone mai sentito parlare, vorrei chiederti maggiori ragguagli, almeno data e compagnia, per cercare qualche ulteriore conferma.
Ciao caro,
saranno passati molti anni ( 1996, 1997..), la compagnia mi pare fosse una greca, e come ho precisato alla fine si trattò di un falso allarme, e sono atterrati incolumi in aeroporto, magari era un banalissimo guasto tecnico, boh.

Diciamo che non è stata la descrizione di scricchiolii, rumori vari, o cose strane percepite nell'aereo a impressionarmi ( non hanno avvertito alcunchè) , quanto la descrizione delle sensazioni e dei pensieri personali al sentirsi pronunciare quella frasetta " tenteremo un ammaraggio" , che ancora mi rimbomba nella testa a distanza di tanto tempo.
Oltre al fatto che questo ragazzo era un paurosone tipo noi e per questo non aveva mai volato prima. infatti tutti gli amici lo prendevano in giro, questo fu il suo primo volo, e quindi le probabilità di incorrere in un incidente erano, statisticamente, pressochè nulle.
Infati così è stato, non è accaduto niente, ma la strizza è stata tanta, a me sarebbe potuto venire un infarto.

Con tutta la buona volontà di questa storia non ne ho mai sentito parlare, e nel 96/97 ero ancora in servizio. Non vorrei invece che il vostro amico paurosone abbia ingigantito o mal interpretato un messaggio. Ragioniamo: se la compagnia era greca le comunicazioni avrebbero dovuto essere almeno in inglese; siamo sicuri che il vostro amico conoscesse bene così l'inglese, perché il termine "ditching" (ammaraggio) non è che si studia a scuola? Poi i preparativi per un possibile ammaraggio sono alquanto complessi, cercare i giubbotti, infilarseli, briefing di sicurezza, bambini ed anziani che non ci riescono ecc... Ha raccontato tutto questo? Infine all'atterraggio sulla terraferma l'aereo avrebbe dovuto essere scortato dai mezzi antincendio sulla pista, nei casi più gravi ci sarebbe stata l'evacuazione immediata con gli scivoli e via dicendo. E poi i giornali: "terrore nei cieli" sarebbe stato il minimo, questa volta magari anche giustificato; con italiani a bordo poi TV, interviste, domenica in ecc... Invece non mi viene in mente nulla del genere in quegli anni. Sempre con il dovuto rispetto, non è che l'amico ha voluto infiorare il racconto magari di una banale spia accesa per farsi un po' bello e giustificare le sue paure?
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Sono un caso perso!!

Messaggio da Mirin » 19 settembre 2013, 19:42

sardinian aviator ha scritto:
Mirin ha scritto:
sardinian aviator ha scritto:Sono molto interessato all'episodio accaduto in Grecia; dato che da vari anni mi occupo di eventi aeronautici (eufemismo per non dire incidenti che in quest'area mette strizza :mrgreen: ), e non avendone mai sentito parlare, vorrei chiederti maggiori ragguagli, almeno data e compagnia, per cercare qualche ulteriore conferma.
Ciao caro,
saranno passati molti anni ( 1996, 1997..), la compagnia mi pare fosse una greca, e come ho precisato alla fine si trattò di un falso allarme, e sono atterrati incolumi in aeroporto, magari era un banalissimo guasto tecnico, boh.

Diciamo che non è stata la descrizione di scricchiolii, rumori vari, o cose strane percepite nell'aereo a impressionarmi ( non hanno avvertito alcunchè) , quanto la descrizione delle sensazioni e dei pensieri personali al sentirsi pronunciare quella frasetta " tenteremo un ammaraggio" , che ancora mi rimbomba nella testa a distanza di tanto tempo.
Oltre al fatto che questo ragazzo era un paurosone tipo noi e per questo non aveva mai volato prima. infatti tutti gli amici lo prendevano in giro, questo fu il suo primo volo, e quindi le probabilità di incorrere in un incidente erano, statisticamente, pressochè nulle.
Infati così è stato, non è accaduto niente, ma la strizza è stata tanta, a me sarebbe potuto venire un infarto.

Con tutta la buona volontà di questa storia non ne ho mai sentito parlare, e nel 96/97 ero ancora in servizio. Non vorrei invece che il vostro amico paurosone abbia ingigantito o mal interpretato un messaggio. Ragioniamo: se la compagnia era greca le comunicazioni avrebbero dovuto essere almeno in inglese; siamo sicuri che il vostro amico conoscesse bene così l'inglese, perché il termine "ditching" (ammaraggio) non è che si studia a scuola? Poi i preparativi per un possibile ammaraggio sono alquanto complessi, cercare i giubbotti, infilarseli, briefing di sicurezza, bambini ed anziani che non ci riescono ecc... Ha raccontato tutto questo? Infine all'atterraggio sulla terraferma l'aereo avrebbe dovuto essere scortato dai mezzi antincendio sulla pista, nei casi più gravi ci sarebbe stata l'evacuazione immediata con gli scivoli e via dicendo. E poi i giornali: "terrore nei cieli" sarebbe stato il minimo, questa volta magari anche giustificato; con italiani a bordo poi TV, interviste, domenica in ecc... Invece non mi viene in mente nulla del genere in quegli anni. Sempre con il dovuto rispetto, non è che l'amico ha voluto infiorare il racconto magari di una banale spia accesa per farsi un po' bello e giustificare le sue paure?

Ah boh! Tutto può essere ....ma io come posso saperlo, io relata refero, lui parlò di questo messaggio ( non so quale fosse il suo livello di inglese all'epoca), e di un momento di confusione e trambusto in cui si stava organizzando il davfarsi...dopodichè comunque l'allarme è rientrato e sono atterrati sulla terraferma, ma in un altro aeroporto rispetto aquello della destinazione iniziale.... poi se era ingigantito vattelapppesca....cavolo però, se penso che la mia fobia si fonda sulle dichiarazioni diun cazzaro mitomane ahahh ....andiamo bene!!!!

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