Here we go
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Here we go
Buongiorno a tutti,
ho letto quasi tutti gli interventi di altri utenti "fifoni", e anche i consigli per non farsi prendere dal panico.
Razionalmente, niente da eccepire. Il problema è la parte irrazionale. Come si puo' combattere una battaglia con l'irrazionalita' utilizzando le armi della razionalita'?
Da un lato c'è l'informazione che aiuta: l'aereo che è il mezzo piu' sicuro, dove tutto è "doppio" e controllato, e soprattutto (grazie a chi l'ha postato) il video su youtube che mostra tutti gli spostamenti aerei che avvengono in un determinato momento. Ci sono le procedure, c'è l'ente preposto al controllo etc, c'è il "se non fosse sicuro non avrebbe l'autorizzazione a volare" etc etc etc
E poi c'è l'informazione che NON fa bene.
Tipo questa: http://it.notizie.yahoo.com/air-italy-r ... cceso.html
Purtroppo si tratta della compagnia aerea con la quale devo volare. Purtroppo devo affrontare uno scalo a Cuba.
Io sono del tutto persuasa che cio' che viene scritto sui giornali sia al 90% strumentale/falso/non accurato,
posso anche comprendere che i piloti abbiano fatto una scelta ragionata e ragionevolmente sicura
pero' da qui in poi la razionalita' si prende una pausa e l'irrazionalita' prende il sopravvento.
Sarebbe fantastico ricevere qualche parola di incoraggiamento in merito a questo episodio, perche',fermo restando cio' di cui sopra, per una persona che ha paura di volare, SE l'AEREO CHE DEVE PRENDERE TRA MENO DI UNA SETTIMANA VIENE DEFINITO "ordigno esplosivo", beh, non è un cavolo incoraggiante
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Premessa: - volo da quando ho 8 anni. Ho preso charter e voli di linea, voli interni in paesi del terzo mondo, anche quel giocattolino a 8 posti che porta i turisti a Los Roques che ogni tanto sparisce dai radar e si inabissa nello splendido mare cristallino...Non solo non avevo paura, ma mi godevo il viaggio.
Nessun trauma personale è occorso - ma al ritorno da un viaggio a Djerba un atterraggio un po' brusco, un po' di turbolenza...e sono scesa dall'aereo infastidita.
Da quel momento sono circa 12 anni che mi trascino all'imbarco come un condannato a morte percorrerebbe il miglio verde. Almeno una settimana di training autogeno mi è necessaria per affrontare mentalmente tutti gli scenari possibili( lo so è inutile, anzi controproducente) anche perche' le mie proiezioni mentali vagliano nel dettaglio ogni possibilita' di sciagura e disastro e distruzione
Prima di andare avanti e prima che qualcuno lo domandi no, non ho portachiavi di Hello Kitty. Ho necessita' di precisare che ho qualcosina piu' di 30 anni, sono un'imprenditrice, brillantemente laureata e mi ritengo una persona razionale quel che basta per SAPERE che in un modo o nell'altro in ogni caso saliro' sullo stramaledetto aereo e non rinuncero' a nulla per via di questa fobia. Detto questo, ho deciso di essere sincera, anche se da una parte mi vergogno abbastanza , dall'altra mi viene da ridere. L'unico modo per tenere a freno l'ansia è una combo di questi espedienti:
- 1) Benzodiazepine. L'assunzione di calmanti si è resa necessaria dopo un'esperienza di scalo tecnico non prevista al momento della prenotazione. La persona seduta alla mia sinistra ha dovuto fare i conti con le mie unghie nella sua coscia per tutta la durata dello scalo, e durante la partenza. Ero madida di sudore e la hostess NON poteva allontanarsi di un metro. Non ho urlato ma ho, mio malgrado, causato disagio fisico e psicologico agli altri passeggeri. Quindi da quell'episodio, quando chiamano l'imbarco io chiamo la fatina dei sogni sotto forma di pastiglietta di triazolam.
-2) scaramanzie. Devo sedere nella parte sinistra dell'aereo, preferibilmente al finestrino. Se il finestrino è occupato la persona alla mia sinistra rischia la stessa fine del tizio di cui sopra. Non mi piace viaggiare di giorno, di notte sono piu' tranquilla e riesco anche, talvolta, a godermi lo spettacolo dell'atterraggio (no, il decollo non lo apprezzo in nessun caso). La presenza di infanti mi agita oltremodo, cosi' come la presenza di bagagli strani, pezzi rotti, la presenza di oggetti lasciati da altri viaggiatori. Viaggio sempre vestita nello stesso modo, con la stessa borsa, lo stesso libro che verra' posizionato sul bracciolo a destra e lo stesso pupazzo di tigre. L'anno scorso una hostess mi ha chiesto di riporre il pupazzo negli sportelli in alto, non vorreste sapere cosa le ho risposto. E' un palliativo, è tutto irrazionale, altamente infantile, ma funziona quel tanto che basta per convincermi a salire sul dannato aeromobile.
Senza il pupazzo di tigre riuscirei a salire sull'aereo? purtroppo no...
Il problema è che la scaramanzia è una regola che mi sono autoimposta, pero' a doppio taglio: e se la presenza di fattori "strani" fosse troppo alta, FORSE riuscirei a convincermi a non scendere dall'aereo, ma sarebbe un viaggio da incubo. Non so che tipo di aiuto, consiglio, sto cercando...
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Grazie per l'attenzione e mi dispiace per il lungo post.
Qualsiasi tipo di incoraggiamento è ben accetto
se qualcuno di voi ha notizie informazioni e potesse rincuorarmi sulla faccenda Air Italy ve ne sarei grata
ho letto quasi tutti gli interventi di altri utenti "fifoni", e anche i consigli per non farsi prendere dal panico.
Razionalmente, niente da eccepire. Il problema è la parte irrazionale. Come si puo' combattere una battaglia con l'irrazionalita' utilizzando le armi della razionalita'?
Da un lato c'è l'informazione che aiuta: l'aereo che è il mezzo piu' sicuro, dove tutto è "doppio" e controllato, e soprattutto (grazie a chi l'ha postato) il video su youtube che mostra tutti gli spostamenti aerei che avvengono in un determinato momento. Ci sono le procedure, c'è l'ente preposto al controllo etc, c'è il "se non fosse sicuro non avrebbe l'autorizzazione a volare" etc etc etc
E poi c'è l'informazione che NON fa bene.
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Purtroppo si tratta della compagnia aerea con la quale devo volare. Purtroppo devo affrontare uno scalo a Cuba.
Io sono del tutto persuasa che cio' che viene scritto sui giornali sia al 90% strumentale/falso/non accurato,
posso anche comprendere che i piloti abbiano fatto una scelta ragionata e ragionevolmente sicura
pero' da qui in poi la razionalita' si prende una pausa e l'irrazionalita' prende il sopravvento.
Sarebbe fantastico ricevere qualche parola di incoraggiamento in merito a questo episodio, perche',fermo restando cio' di cui sopra, per una persona che ha paura di volare, SE l'AEREO CHE DEVE PRENDERE TRA MENO DI UNA SETTIMANA VIENE DEFINITO "ordigno esplosivo", beh, non è un cavolo incoraggiante
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Premessa: - volo da quando ho 8 anni. Ho preso charter e voli di linea, voli interni in paesi del terzo mondo, anche quel giocattolino a 8 posti che porta i turisti a Los Roques che ogni tanto sparisce dai radar e si inabissa nello splendido mare cristallino...Non solo non avevo paura, ma mi godevo il viaggio.
Nessun trauma personale è occorso - ma al ritorno da un viaggio a Djerba un atterraggio un po' brusco, un po' di turbolenza...e sono scesa dall'aereo infastidita.
Da quel momento sono circa 12 anni che mi trascino all'imbarco come un condannato a morte percorrerebbe il miglio verde. Almeno una settimana di training autogeno mi è necessaria per affrontare mentalmente tutti gli scenari possibili( lo so è inutile, anzi controproducente) anche perche' le mie proiezioni mentali vagliano nel dettaglio ogni possibilita' di sciagura e disastro e distruzione
Prima di andare avanti e prima che qualcuno lo domandi no, non ho portachiavi di Hello Kitty. Ho necessita' di precisare che ho qualcosina piu' di 30 anni, sono un'imprenditrice, brillantemente laureata e mi ritengo una persona razionale quel che basta per SAPERE che in un modo o nell'altro in ogni caso saliro' sullo stramaledetto aereo e non rinuncero' a nulla per via di questa fobia. Detto questo, ho deciso di essere sincera, anche se da una parte mi vergogno abbastanza , dall'altra mi viene da ridere. L'unico modo per tenere a freno l'ansia è una combo di questi espedienti:
- 1) Benzodiazepine. L'assunzione di calmanti si è resa necessaria dopo un'esperienza di scalo tecnico non prevista al momento della prenotazione. La persona seduta alla mia sinistra ha dovuto fare i conti con le mie unghie nella sua coscia per tutta la durata dello scalo, e durante la partenza. Ero madida di sudore e la hostess NON poteva allontanarsi di un metro. Non ho urlato ma ho, mio malgrado, causato disagio fisico e psicologico agli altri passeggeri. Quindi da quell'episodio, quando chiamano l'imbarco io chiamo la fatina dei sogni sotto forma di pastiglietta di triazolam.
-2) scaramanzie. Devo sedere nella parte sinistra dell'aereo, preferibilmente al finestrino. Se il finestrino è occupato la persona alla mia sinistra rischia la stessa fine del tizio di cui sopra. Non mi piace viaggiare di giorno, di notte sono piu' tranquilla e riesco anche, talvolta, a godermi lo spettacolo dell'atterraggio (no, il decollo non lo apprezzo in nessun caso). La presenza di infanti mi agita oltremodo, cosi' come la presenza di bagagli strani, pezzi rotti, la presenza di oggetti lasciati da altri viaggiatori. Viaggio sempre vestita nello stesso modo, con la stessa borsa, lo stesso libro che verra' posizionato sul bracciolo a destra e lo stesso pupazzo di tigre. L'anno scorso una hostess mi ha chiesto di riporre il pupazzo negli sportelli in alto, non vorreste sapere cosa le ho risposto. E' un palliativo, è tutto irrazionale, altamente infantile, ma funziona quel tanto che basta per convincermi a salire sul dannato aeromobile.
Senza il pupazzo di tigre riuscirei a salire sull'aereo? purtroppo no...
Il problema è che la scaramanzia è una regola che mi sono autoimposta, pero' a doppio taglio: e se la presenza di fattori "strani" fosse troppo alta, FORSE riuscirei a convincermi a non scendere dall'aereo, ma sarebbe un viaggio da incubo. Non so che tipo di aiuto, consiglio, sto cercando...
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Grazie per l'attenzione e mi dispiace per il lungo post.
Qualsiasi tipo di incoraggiamento è ben accetto
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Re: Here we go
oddio, quando ho scritto che più scrivevi più era semplice aiutarti non pensavo che avresti scritto un poema!
complimenti per la descrizione dettagliatissima, quello che non capisco è semplicemente cosa ti da fastidio/ti impaurisce, da quello che hai scritto (che ho letto tutto nonostante la lunghezza) sembra che tu voglia solamente che ti si dica che l'Air Italy non è un'ordigno! non mi pare che tu abbia timore di un momento del volo in particolare!
preferisci volare di notte, problema risolvibile cercando un volo notturno, vuoi lato finestrino sinistro, chiedilo all'addetta ai check-in, loro danno i posti cercando di bilanciare l'aereo, ma se chiedi un posto particolare non penso che abbiano problemi a dartelo!
riguardo i medicinali, quello è un "vizio" che dovresti cercare di farti passare, non è il massimo, ne per la salute (in generale esagerare coi farmaci è sempre sconsigliato) ne per il volo, un passeggero stordito non è reattivo in caso di emergenza (ho detto IN CASO!)
per il pupazzetto, simpatico, non vedo che problemi possa causare!
complimenti per la descrizione dettagliatissima, quello che non capisco è semplicemente cosa ti da fastidio/ti impaurisce, da quello che hai scritto (che ho letto tutto nonostante la lunghezza) sembra che tu voglia solamente che ti si dica che l'Air Italy non è un'ordigno! non mi pare che tu abbia timore di un momento del volo in particolare!
preferisci volare di notte, problema risolvibile cercando un volo notturno, vuoi lato finestrino sinistro, chiedilo all'addetta ai check-in, loro danno i posti cercando di bilanciare l'aereo, ma se chiedi un posto particolare non penso che abbiano problemi a dartelo!
riguardo i medicinali, quello è un "vizio" che dovresti cercare di farti passare, non è il massimo, ne per la salute (in generale esagerare coi farmaci è sempre sconsigliato) ne per il volo, un passeggero stordito non è reattivo in caso di emergenza (ho detto IN CASO!)
per il pupazzetto, simpatico, non vedo che problemi possa causare!
Click Here to view my aircraft photos at JetPhotos.Net!
China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
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s' omine
no er de imbolare
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est' unu affare
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Re: Here we go
Ciao Fabio,
si vorrei sentirmi dire che Air Italy è una compagnia sicura, affidabile e che devo stare tranquilla, e che la questione del rifornimento carburante con i cristiani a bordo è una procedura di routine/sicura o se cosi' non fosse che certamente c'è stato un errore nel riportare la notizia. Mi piacerebbe sentirmi dire questo, anche se temo che non sia proprio la verita'. In quel caso preferisco la verita'.
Il decollo è il momento che mi traumatizza di piu'. Qualche volta, quando non avevo ancora paura, quando bigiavo le lezioni mi capitava di andare in aereoporto alle partenze e seminavo il panico tra i viaggiatori in partenza parlando dei "sette minuti dell'uomo morto". Ora giustamente il karma mi si è ribellato contro e per i primi sette minuti io praticamente non respiro. I sette minuti dell'uomo morto, il momento piu' pericoloso del decollo., i primi sette minuti. Non so dove ho sentito questa storia, sta di fatto che non riesco a togliermela dalla testa.
si vorrei sentirmi dire che Air Italy è una compagnia sicura, affidabile e che devo stare tranquilla, e che la questione del rifornimento carburante con i cristiani a bordo è una procedura di routine/sicura o se cosi' non fosse che certamente c'è stato un errore nel riportare la notizia. Mi piacerebbe sentirmi dire questo, anche se temo che non sia proprio la verita'. In quel caso preferisco la verita'.
Il decollo è il momento che mi traumatizza di piu'. Qualche volta, quando non avevo ancora paura, quando bigiavo le lezioni mi capitava di andare in aereoporto alle partenze e seminavo il panico tra i viaggiatori in partenza parlando dei "sette minuti dell'uomo morto". Ora giustamente il karma mi si è ribellato contro e per i primi sette minuti io praticamente non respiro. I sette minuti dell'uomo morto, il momento piu' pericoloso del decollo., i primi sette minuti. Non so dove ho sentito questa storia, sta di fatto che non riesco a togliermela dalla testa.
Re: Here we go
Si, questa è la verità, non devi preoccuparti per nessun motivo, inoltre il 767 è un aereo molto confortevole ed affidabilissimo!angiecortes ha scritto: si vorrei sentirmi dire che Air Italy è una compagnia sicura, affidabile e che devo stare tranquilla
Ale
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Re: Here we go
Ho lavorato per più di 40 anni in diverse compagnie aeree proprio studiando i decolli e gli atterraggi dal punto di vista della sicurezza ed è la prima volta che sento parlare di questi sette minuti. Mi sembra di ricordare che una volta in Thailandia mi parlarono del serpente dei tre passi che non ho mai incontrato, per fortuna (per lui)
Mi è venuto in mente anche che quando ci fu il terremoto a Ladispoli, che sta in riva al mare, alla gente terrorizzata dissi che non dovevano preoccuparsi perchè il terremoto a Ladispoli sfogava nel mare. A distanza di anni mi sono sentito riportare questa sentenza ormai divenuta un detto popolare ufficiale.
Mi è venuto in mente anche che quando ci fu il terremoto a Ladispoli, che sta in riva al mare, alla gente terrorizzata dissi che non dovevano preoccuparsi perchè il terremoto a Ladispoli sfogava nel mare. A distanza di anni mi sono sentito riportare questa sentenza ormai divenuta un detto popolare ufficiale.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: Here we go
Ma sai che il tuo post mi ha messo di buon umore??
Perche' mi ci sono visto (a parte il tigrotto di peluche) e considerato che conosco solo una persona con la mia stessa fobia (ma vola) mi hai fatto sentire meno un alieno; poi hai descritto cosi bene le sensazuioni che si purtroppo si provano...
Hai centrato il problema quando dici "Come si puo' combattere una battaglia con l'irrazionalita' utilizzando le armi della razionalita'? "
E non c'e' laurea ne robusta dichiarazione dei redditi ne posizione sociale che ti mettano al riparo . Almeno e' una fobia "democratica".
Sino a poco tempo fa' arrivavo a salutare i famigliari o conoscenti in partenza pensando " potrebbe essere l'ultima volta che li vedo..".Esiste pensiero piu' irrazionale??? Difficile.
Almeno questo l'ho superato, ora, grazie anche a questo forum, sono razionalmente convinto che l'aereo sia davvero sicuro, mia moglie e le mie figlie sono appena tornate da New York e, per la prima volta, non ho vissuto in stato di forte tensione il loro volo,ero rilassato e sicuro che sarebbero arrivate a casa.
Ma cio' non evita che stia pensando da giorni al volo Roma Milano che ho prenotato per domenica e che controlli tutte le mattine anche il meteo .
Perche' ho rimosso l'idea che l'aereo cada sostituendola con, "staro' male fisicamente, mi verra' il coccolone"e ho gia' telefonato ai parenti medici per avere conforto ma mi prendono in giro...
Gli stessi che mi hanno sempre detto che meglio una benziodiazepina che stressare l'organismo per ore, quindi non mi faccio nessuno scrupolo a prenderle.
Perche' mi ci sono visto (a parte il tigrotto di peluche) e considerato che conosco solo una persona con la mia stessa fobia (ma vola) mi hai fatto sentire meno un alieno; poi hai descritto cosi bene le sensazuioni che si purtroppo si provano...
Hai centrato il problema quando dici "Come si puo' combattere una battaglia con l'irrazionalita' utilizzando le armi della razionalita'? "
E non c'e' laurea ne robusta dichiarazione dei redditi ne posizione sociale che ti mettano al riparo . Almeno e' una fobia "democratica".
Sino a poco tempo fa' arrivavo a salutare i famigliari o conoscenti in partenza pensando " potrebbe essere l'ultima volta che li vedo..".Esiste pensiero piu' irrazionale??? Difficile.
Almeno questo l'ho superato, ora, grazie anche a questo forum, sono razionalmente convinto che l'aereo sia davvero sicuro, mia moglie e le mie figlie sono appena tornate da New York e, per la prima volta, non ho vissuto in stato di forte tensione il loro volo,ero rilassato e sicuro che sarebbero arrivate a casa.
Ma cio' non evita che stia pensando da giorni al volo Roma Milano che ho prenotato per domenica e che controlli tutte le mattine anche il meteo .
Perche' ho rimosso l'idea che l'aereo cada sostituendola con, "staro' male fisicamente, mi verra' il coccolone"e ho gia' telefonato ai parenti medici per avere conforto ma mi prendono in giro...
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Re: Here we go
A me sembra razionalissimo. Sai perfettamente che in qualunque momento può succedere qualcosa che ti cambia la vita, in qualunque momento e per qualsiasi motivo, non solo quando si vola. Quindi tutto nella norma e tutto razionale. Sarebbe irrazionale avere la certezza di rivedersi.328gts ha scritto:Sino a poco tempo fa' arrivavo a salutare i famigliari o conoscenti in partenza pensando " potrebbe essere l'ultima volta che li vedo..".Esiste pensiero piu' irrazionale??? Difficile.
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Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: Here we go
Lo trovo irrazionale il pensiero perche' associato solo al volo, a nessun altro mezzo di trasporto o situazione. Davvero vedevo solo il volo come unica reale minaccia.tartan ha scritto:A me sembra razionalissimo. Sai perfettamente che in qualunque momento può succedere qualcosa che ti cambia la vita, in qualunque momento e per qualsiasi motivo, non solo quando si vola. Quindi tutto nella norma e tutto razionale. Sarebbe irrazionale avere la certezza di rivedersi.328gts ha scritto:Sino a poco tempo fa' arrivavo a salutare i famigliari o conoscenti in partenza pensando " potrebbe essere l'ultima volta che li vedo..".Esiste pensiero piu' irrazionale??? Difficile.
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Re: Here we go
Sei in guerra quindi...e parli di te come se foste due.angiecortes ha scritto:Come si puo' combattere una battaglia con l'irrazionalita' utilizzando le armi della razionalita'?
Occhio a non farti male...
- flyingbrandon
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Re: Here we go
Non ti avrei chiesto se hai Hello Kitty sulla borsa...ma grazie lo stesso per averlo detto...almeno il dubbio non mi viene. Chiedi come si fa a combattere l'irrazionalità attraverso la razionalità? Beh...è semplice...non va combattuta. Sono entrambi aspetti nostri e non è necessario che combattano tra loro. Ma tra l'aspetto razionale e quello irrazionale c'è comunque di mezzo un pensiero...che è nostro. Non sono due unità disgiunte ma partono da un pensiero. Le credenze danno origine ai nostri pensieri, che siano essi razionali o irrazionali e puoi benissimo decidere di cambiare le tue credenze. Nello stesso identico modo in cui decidi che un tigrotto di pezza possa risolvere o alleviare le tue paure puoi decidere che non ci sia da avere paura. La superstizione è una credenza e la stessa forza che ti da quella credenza te la può dare anche un'altra credenza. Le tue debolezze dovrebbero diventare il tuo punto di forza e non dovresti soffocarle così come non dovresti cercare di apparire più forte di quello che senti in un preciso momento. Non dovrebbe interessarti quindi il pensiero altrui perché nel caso in cui non combaciasse in quel momento con il tuo non dovresti fare niente per combattere ciò che senti con ciò che vuoi emerga. Ad esempio hai specificato che ti sei affermata nel lavoro e ti sei laureata con ottimi voti...a che pro? Al tuo Ego infastidisce poter essere considerato "meno" di quello che vali per una paura? Serve a convincere te o noi che sei molto di più?
Per i tranquillanti...non solo non ti sono necessari ma minano anche quella possibilità in più che hai di capirti...ciò che un farmaco può fare per il tuo sistema nervoso lo puoi fare anche tu attraverso i tuoi pensieri e le tue credenze ma, rispetto al farmaco, ti danno modo di capire quello che ti sta succedendo...aumentano la tua consapevolezza, aumentano la tua autostima, non hanno effetti collaterali e ti possono portare una "pace" duratura rispetto ad un momentaneo sollievo. hai specificato che sono stati necessari per non infastidire le altre persone...ma , come ti ho detto sopra, non è necessario che tu pensi agli altri nel momento preciso in cui stai "perdendo" te....
Ciao!
Per i tranquillanti...non solo non ti sono necessari ma minano anche quella possibilità in più che hai di capirti...ciò che un farmaco può fare per il tuo sistema nervoso lo puoi fare anche tu attraverso i tuoi pensieri e le tue credenze ma, rispetto al farmaco, ti danno modo di capire quello che ti sta succedendo...aumentano la tua consapevolezza, aumentano la tua autostima, non hanno effetti collaterali e ti possono portare una "pace" duratura rispetto ad un momentaneo sollievo. hai specificato che sono stati necessari per non infastidire le altre persone...ma , come ti ho detto sopra, non è necessario che tu pensi agli altri nel momento preciso in cui stai "perdendo" te....
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
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Re: Here we go
Hai sostituito una credenza sbagliata con un'altra sbagliata. Non ti fai nessuno scrupolo a prenderle perché per te rimane la scelta tra lo stressare il corpo per ore o prenderle...ma non ci sono queste due possibilità e basta. Il tuo corpo non si stressa...sei tu che lo stressi e il tuo corpo ti risponde. È come avere la spia accesa sulla tua automobile...puoi capire quale sia il problema e risolverlo o tagliare il filo della spia...in tutti e due i casi non vedi più la spia accesa e pensi che tutto vada a dovere....ma in un caso hai indagato e capito perché la tua spia era accesa, nel secondo hai solo tolto la spia...non mi sembra la stessa cosa...non ottieni lo stesso risultato ma...se preferisci....stacca pure la spia...la tua vita non mancherà di fare in modo che se ne accenda un'altra....anche in quel caso avrai qualcosa di pronto per spegnerla, probabilmente qualcosa di esterno a te....e così via. Vedi...il bello della vita è comunque poter scegliere...anche se spesso si imbocca la strada "sbagliata".328gts ha scritto: Perche' ho rimosso l'idea che l'aereo cada sostituendola con, "staro' male fisicamente, mi verra' il coccolone"e ho gia' telefonato ai parenti medici per avere conforto ma mi prendono in giro...
Gli stessi che mi hanno sempre detto che meglio una benziodiazepina che stressare l'organismo per ore, quindi non mi faccio nessuno scrupolo a prenderle.
Ciao!
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Re: Here we go
la frase "quel giocattolino che ogni tanto s'inabissa" parla da sola
è come se io dicessi che a new york ogni tanto cadono i grattacieli perché ci sbattono contro gli aerei
UGUALE!
è come se io dicessi che a new york ogni tanto cadono i grattacieli perché ci sbattono contro gli aerei
UGUALE!
Re: Here we go
e comunque se ho l'apu rotta e la gente a bordo che non posso far scendere per carenze nella struttura aeroportuale, se non voglio avere una moria di passeggeri per soffocamento non ho altra scelta. tengo acceso il motore sinistro mentre rifornisco dal lato destro.
L'alternativa è rimanere lì.
Alcune volte bisogna prendere delle decisioni. La gente è lì che aspetta e - paga - perché vuole andare in vacanza o tornare a casa. Se la cosa non rappresenta un pericolo... sans souci!
sono operazioni che grandi compagnie di bandiera del passato facevano in africa, quando l'apu si rompeva e magari (MD11) l'aereo senza corrente non consentiva nemmeno l'apertura delle porte.
senza aria condizionata si muore!
solo che i giornalisti blaterano senza informarsi.
L'alternativa è rimanere lì.
Alcune volte bisogna prendere delle decisioni. La gente è lì che aspetta e - paga - perché vuole andare in vacanza o tornare a casa. Se la cosa non rappresenta un pericolo... sans souci!
sono operazioni che grandi compagnie di bandiera del passato facevano in africa, quando l'apu si rompeva e magari (MD11) l'aereo senza corrente non consentiva nemmeno l'apertura delle porte.
senza aria condizionata si muore!
solo che i giornalisti blaterano senza informarsi.
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Re: Here we go
Ok sono tornata.. ho letto i vostri interventi prima di partire e qualcuno di questi mi deve essere stato effettivamente utile poiché mi ha spinto ad interrogarmi sulle reali motivazioni di questa paura. Non saro' prolissa come al solito ma sono davvero felice perche'... ne sono fuori, non ho piu' paura, adoro volare!
Per il volo di andata ho optato per la strategia da cacasotto, ovvero stordirmi con le benzodiazepine. Aembravo Amy Winehouse a fine serata...
A parte il fatto che non dormivo appositamente da 24 ore, ho anche risentito dei pesanti effetti collaterali : cefalea e disturbi alla vista di una certa entita', praticamente ho perso la vista da un occhio.
AL termine dello scalo tecnico ho osservato l'aereo che si metteva in posizione per il decollo... ho osservato la pista davanti a noi... e ho provato sempre un filo di ansia ma al posto del panico, adrenalina. Poi nel momento peggiore ho ricordato le varie nozioni imparate qui: il panico non esiste, l'aria stessa è dura come il marmo, l'aereo si sta cullando sull'aria...e per la prima volta mi è sembrato cosi' semplice, cosi' normale...
E' ovvio che prima di giungere a questo punto ho affrontato una riflessione sui reali motivi che mi creavano ansia, quelli personali: non mi piace abbandonare la mia routine che amo, non mi piace andare troppo lontano senza la possibilita' di tornarmene a casa come e quando voglio etc....ma è la stessa frustrazione che mi prende quando mi ritrovo bloccata in coda nel traffico senza potermi muovere ne sapere quando ci mettero' per tornare a casa. Chiusa in uno spazio, senza potermi muovere e sapere che sono diretta dalla parte opposta rispetto casa. Penso a quello che lascio come l'ultima volta che lo vedro', gli addii prima di partire strazinanti... come se non fosse piu' probabile finire sotto un autobus un giorno qualsiasi, e nemmeno quella eventualita' ha una grossa probabilita' di accadere relamente....
Infatti al ritorno razionalizzo questo aspetto e poi il resto è incredibilmente semplice. Rilassata al check in, in preda ad una certa euforia e voglia di salire a bordo (anche perche' era il volo che mi riportava a casa), le pastiglie le ho IMBARCATE e questo è stato un atto di forza perche' sono almeno dieci anni che le prendo per volare, un filo di ansia per il primo decollo da lucida poi pero' la razionalita' ha definitivamente sbaragliato le ansie e mi sono ritrovata a "chiedere" piu' vuoti d'aria, piu' situazioni al "limite" per vedere fin dove potevo arrivare. Tranquillissima. Sull'atterraggio solo voglia di guardare fuori, osservare la posizione, i movimenti delle ali e dei flap, stupendo!
Prontissima per il prossimo volo, destinazione Formentera
Grazie a tutti!!
ps. il peluche di Tigro pero' me lo portero' sempre. Non si sa mai ehehe
Per il volo di andata ho optato per la strategia da cacasotto, ovvero stordirmi con le benzodiazepine. Aembravo Amy Winehouse a fine serata...
A parte il fatto che non dormivo appositamente da 24 ore, ho anche risentito dei pesanti effetti collaterali : cefalea e disturbi alla vista di una certa entita', praticamente ho perso la vista da un occhio.
AL termine dello scalo tecnico ho osservato l'aereo che si metteva in posizione per il decollo... ho osservato la pista davanti a noi... e ho provato sempre un filo di ansia ma al posto del panico, adrenalina. Poi nel momento peggiore ho ricordato le varie nozioni imparate qui: il panico non esiste, l'aria stessa è dura come il marmo, l'aereo si sta cullando sull'aria...e per la prima volta mi è sembrato cosi' semplice, cosi' normale...
E' ovvio che prima di giungere a questo punto ho affrontato una riflessione sui reali motivi che mi creavano ansia, quelli personali: non mi piace abbandonare la mia routine che amo, non mi piace andare troppo lontano senza la possibilita' di tornarmene a casa come e quando voglio etc....ma è la stessa frustrazione che mi prende quando mi ritrovo bloccata in coda nel traffico senza potermi muovere ne sapere quando ci mettero' per tornare a casa. Chiusa in uno spazio, senza potermi muovere e sapere che sono diretta dalla parte opposta rispetto casa. Penso a quello che lascio come l'ultima volta che lo vedro', gli addii prima di partire strazinanti... come se non fosse piu' probabile finire sotto un autobus un giorno qualsiasi, e nemmeno quella eventualita' ha una grossa probabilita' di accadere relamente....
Infatti al ritorno razionalizzo questo aspetto e poi il resto è incredibilmente semplice. Rilassata al check in, in preda ad una certa euforia e voglia di salire a bordo (anche perche' era il volo che mi riportava a casa), le pastiglie le ho IMBARCATE e questo è stato un atto di forza perche' sono almeno dieci anni che le prendo per volare, un filo di ansia per il primo decollo da lucida poi pero' la razionalita' ha definitivamente sbaragliato le ansie e mi sono ritrovata a "chiedere" piu' vuoti d'aria, piu' situazioni al "limite" per vedere fin dove potevo arrivare. Tranquillissima. Sull'atterraggio solo voglia di guardare fuori, osservare la posizione, i movimenti delle ali e dei flap, stupendo!
Prontissima per il prossimo volo, destinazione Formentera
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ps. il peluche di Tigro pero' me lo portero' sempre. Non si sa mai ehehe
Re: Here we go
angiecortes ha scritto:Ok sono tornata.. ho letto i vostri interventi prima di partire e qualcuno di questi mi deve essere stato effettivamente utile poiché mi ha spinto ad interrogarmi sulle reali motivazioni di questa paura. Non saro' prolissa come al solito ma sono davvero felice perche'... ne sono fuori, non ho piu' paura, adoro volare!
Per il volo di andata ho optato per la strategia da cacasotto, ovvero stordirmi con le benzodiazepine. Aembravo Amy Winehouse a fine serata...
A parte il fatto che non dormivo appositamente da 24 ore, ho anche risentito dei pesanti effetti collaterali : cefalea e disturbi alla vista di una certa entita', praticamente ho perso la vista da un occhio.
AL termine dello scalo tecnico ho osservato l'aereo che si metteva in posizione per il decollo... ho osservato la pista davanti a noi... e ho provato sempre un filo di ansia ma al posto del panico, adrenalina. Poi nel momento peggiore ho ricordato le varie nozioni imparate qui: il panico non esiste, l'aria stessa è dura come il marmo, l'aereo si sta cullando sull'aria...e per la prima volta mi è sembrato cosi' semplice, cosi' normale...
E' ovvio che prima di giungere a questo punto ho affrontato una riflessione sui reali motivi che mi creavano ansia, quelli personali: non mi piace abbandonare la mia routine che amo, non mi piace andare troppo lontano senza la possibilita' di tornarmene a casa come e quando voglio etc....ma è la stessa frustrazione che mi prende quando mi ritrovo bloccata in coda nel traffico senza potermi muovere ne sapere quando ci mettero' per tornare a casa. Chiusa in uno spazio, senza potermi muovere e sapere che sono diretta dalla parte opposta rispetto casa. Penso a quello che lascio come l'ultima volta che lo vedro', gli addii prima di partire strazinanti... come se non fosse piu' probabile finire sotto un autobus un giorno qualsiasi, e nemmeno quella eventualita' ha una grossa probabilita' di accadere relamente....
Infatti al ritorno razionalizzo questo aspetto e poi il resto è incredibilmente semplice. Rilassata al check in, in preda ad una certa euforia e voglia di salire a bordo (anche perche' era il volo che mi riportava a casa), le pastiglie le ho IMBARCATE e questo è stato un atto di forza perche' sono almeno dieci anni che le prendo per volare, un filo di ansia per il primo decollo da lucida poi pero' la razionalita' ha definitivamente sbaragliato le ansie e mi sono ritrovata a "chiedere" piu' vuoti d'aria, piu' situazioni al "limite" per vedere fin dove potevo arrivare. Tranquillissima. Sull'atterraggio solo voglia di guardare fuori, osservare la posizione, i movimenti delle ali e dei flap, stupendo!
Prontissima per il prossimo volo, destinazione Formentera
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ps. il peluche di Tigro pero' me lo portero' sempre. Non si sa mai ehehe
Re: Here we go
Bene!!!
Contento per te!
è sempre un piacere vedere che l'area PdV serve a dare una mano!!
Lo staff sta organizzando una giornata il 15 settembre per gli utenti di Paura di Volare, se vuoi venire a raccontarci la tua esperienza sei benvenuta!
ciao
Andrea
Contento per te!
è sempre un piacere vedere che l'area PdV serve a dare una mano!!
Lo staff sta organizzando una giornata il 15 settembre per gli utenti di Paura di Volare, se vuoi venire a raccontarci la tua esperienza sei benvenuta!
ciao
Andrea
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Pilotastro della domenica
Il decollo è facoltativo, l'atterraggio, obbligatorio
VBS PPL Achieved! - Le mie Jetphotos- Le mie foto, aerei e non solo...
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Re: Here we go
Vero! Formentera destinazione vacanziera finale... aereoporto di Ibiza
Grazie ancora! Mi è servito davvero
Grazie ancora! Mi è servito davvero
Re: Here we go
bravissima! E tranquilla, puoi anche scrivere la nuova divina commedia, leggeremo comunque tutte le parole!
Click Here to view my aircraft photos at JetPhotos.Net!
China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
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Re: Here we go
riprendendo il post di camicius...
invitiamo tutti gli utenti di quest'area a partecipare all'incontro dedicato alla paura di volare che stiamo organizzando per voi!
se il 15 di settembre non andasse bene alla maggior parte delle persone, si può pensare di spostare l'incontro al sabato precedente, e cioè l'8.
ci incontreremo a malpensa, dove avremo a disposizione un'aula con videoproiettore e FORSE riusciamo a fare un giro sul piazzale a vedere le operazioni di preparazione degli aerei al volo. quest'ultima parte non è assolutamente sicura, perchè una recente normativa vieta 'gite scolastiche' sul piazzale, ma magari si riesce a fare uno strappo alla regola (cioè li prendo per sfinimento )
maggiori dettagli verranno dati nel 3d apposito, partecipate numerosi!!
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=27&t=40466
non sono impazzita, il post ripetuto nelle varie discussioni di pdv è stato concordato col capo.....
invitiamo tutti gli utenti di quest'area a partecipare all'incontro dedicato alla paura di volare che stiamo organizzando per voi!
se il 15 di settembre non andasse bene alla maggior parte delle persone, si può pensare di spostare l'incontro al sabato precedente, e cioè l'8.
ci incontreremo a malpensa, dove avremo a disposizione un'aula con videoproiettore e FORSE riusciamo a fare un giro sul piazzale a vedere le operazioni di preparazione degli aerei al volo. quest'ultima parte non è assolutamente sicura, perchè una recente normativa vieta 'gite scolastiche' sul piazzale, ma magari si riesce a fare uno strappo alla regola (cioè li prendo per sfinimento )
maggiori dettagli verranno dati nel 3d apposito, partecipate numerosi!!
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=27&t=40466
non sono impazzita, il post ripetuto nelle varie discussioni di pdv è stato concordato col capo.....
Ti!
-
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Re: Here we go
A piu' di un anno dal mio intervento, sei voli dopo, mi ritrovo a sorridere rileggendomi.
Paura passata, addirittura mi sono ritrovata ad incoraggiare la persona che viaggiava con me, like a boss.
Il peluche di Tigre COMUNQUE, viaggia sempre con me. E preferibilmente all'andata viaggio a sinistra al ritorno a destra. Finestrino. Ma è una piccola scia di superstizione che mi tengo volentieri. Se devo essere proprio sincera non ho avuto neanche una gran fortuna perche' 2/6 voli ho trovato temporale, l'ultimo settimana scorsa con fulmini in lontananza. Sono tornata qui proprio per rileggermi che si diceva a proposito dei fulmini. Ma un po' di sudarella alla mano e via. Incredibile, fantastico. Vorrei ricordarmi quale è stata la molla,qual è stata l'idea, il concetto preciso che mi ha dato tranquillita' permettendomi di non stordirmi piu' di benzodiazepine e di smettere di avere paura, per potere dare un consiglio agli altri. Un'idea è qualcosa di potente, no? Grazie ancoraaa
Paura passata, addirittura mi sono ritrovata ad incoraggiare la persona che viaggiava con me, like a boss.
Il peluche di Tigre COMUNQUE, viaggia sempre con me. E preferibilmente all'andata viaggio a sinistra al ritorno a destra. Finestrino. Ma è una piccola scia di superstizione che mi tengo volentieri. Se devo essere proprio sincera non ho avuto neanche una gran fortuna perche' 2/6 voli ho trovato temporale, l'ultimo settimana scorsa con fulmini in lontananza. Sono tornata qui proprio per rileggermi che si diceva a proposito dei fulmini. Ma un po' di sudarella alla mano e via. Incredibile, fantastico. Vorrei ricordarmi quale è stata la molla,qual è stata l'idea, il concetto preciso che mi ha dato tranquillita' permettendomi di non stordirmi piu' di benzodiazepine e di smettere di avere paura, per potere dare un consiglio agli altri. Un'idea è qualcosa di potente, no? Grazie ancoraaa
- francesco104
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Re: Here we go
bè che dire....hai scoperto anche tu la Bellezza del volo!
Complimenti..il volo è una cosa stupefacente..straordinaria non c'è niente di cui aver paura!
Buonaserata...cieli azzurri, ciao!
Complimenti..il volo è una cosa stupefacente..straordinaria non c'è niente di cui aver paura!
Buonaserata...cieli azzurri, ciao!
Varda, che te Sbrego!
Re: Here we go
Sicuramente il primo consiglio è di leggere questo forum: le quattro regole di Kitano sono ancora pietre miliariangiecortes ha scritto: Vorrei ricordarmi quale è stata la molla,qual è stata l'idea, il concetto preciso che mi ha dato tranquillita' permettendomi di non stordirmi piu' di benzodiazepine e di smettere di avere paura, per potere dare un consiglio agli altri..
Re: Here we go
Scusate , io però non capito che c'entra hello kitty
- francesco104
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Re: Here we go
??Mirin ha scritto:Scusate , io però non capito che c'entra hello kitty
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- mermaid
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Re: Here we go
era riferito ad una delle domande che potrebbe fare brandon e che talvolta sembrano assurde.....
Ti!