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La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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flyingbrandon
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Re: consigli e sostegno...

Messaggio da flyingbrandon » 12 marzo 2015, 23:35

cristinad ha scritto:
che pensavo? mi sono sentita in gabbia, costretta in uno spazio troppo piccolo e con troppa gente attorno a me..
che periodo stavo vivendo? il rientro in Italia lo vivo con bivalenza: da un lato mi dispiace lasciare i miei parenti in Argentina e dall'altro sono contenta di ritrovare la mia casa e i miei impegni in Italia.
i rapporti con i miei famigliari, marito e figlio, sono sereni direi..

sul dar fastidio, in effetti, sto riflettendo: tendo a non voler disturbare troppo, non so se centri qualcosa..
diciamo che all'inizio del panico ho pensato di essere assurda a chiedere di alzarmi proprio nel momento del servizio, so che gli assistenti di volo non lo apprezzano molto e li capisco visto lo spazio così ristretto in cui sono costretti a lavorare.. poi ho cominciato a perdere lucidità, contatto col mio respiro, non lo gestivo più (e io con la respirazione ci lavoro visto che sono cantante e faccio spettacolo) e si mi sono spaventata... una pessima sensazione, non riuscivo neanche a spiegarmi, non mi usciva la voce e il mio inglese scolastico non mi aiutava neanche molto..
La "costrizione" è una percezione. Il fastidio era più nei confronti degli assistenti di volo oppure dei tuoi famigliari che avresti dovuto far alzare?
Si...ti sei spaventata e hai perso lucidità...ma il punto è proprio questo. Tante emozioni aumentano la frequenza cardiaca e alterano il respiro...ma se è amore non attribuisci a ciò un segnale negativo e non perdi lucidità e non prendi neanche paura. Il punto, in generale, aldilà della causa che ha scatenato quella alterazione, è proprio capire che se non lasci andare la mente "ad minchiam"...niente ti può portare ad "impanicarti"...se conosci il tuo respiro, e sai gestirlo, non avrai alcun problema ad affrontare le sue variazioni "emotive". La paura stessa agisce sulla frequenza cardiaca e sul respiro...ma se non aggiungi "il carico da 10" non avrai nulla di più che un po' di paura...
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Re: consigli e sostegno...

Messaggio da cristinad » 13 marzo 2015, 0:01

all'inizio non volevo disturbare la mia famiglia alzandomi, poi hanno iniziato a servire il pranzo e a quel punto sentivo di non poter disturbare neanche loro che stavano lavorando...
mi faccio troppi problemi e poi mi sento in gabbia?? interessante come lettura.. quindi dovrei essere più centrata su me stessa per sentirmi meglio? che poi alla fine mi sono alzata lo stesso ed era anche peggio...

vero che molte emozioni positive aumentano il battito ma uno le vive come tali perché partono appunto come positive.. qui sono partita con sensazioni negative (mi sento costretta, c'è troppa gente, non posso muovermi liberamente) e poi ho perso il controllo del mio corpo... quindi avrei dovuto controllare i miei pensieri prima per controllare il respiro, o viceversa controllare il respiro per pacificare i pensieri... aiuto, mi sto avvolgendo su me stessa... :roll:
comunque sia, si la paura di volare sembra mi sia passata anche se 13 ore in un aereo non sono tra le migliori cose che posso immaginare per un viaggio... non per la paura di cadere a questo punto ma per la difficoltà ad adattarmi ad un mezzo così affollato e stretto per tutto quel tempo... e dire che ricordo il precedente volo con British come comodo...

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Re: consigli e sostegno...

Messaggio da flyingbrandon » 13 marzo 2015, 8:57

cristinad ha scritto:all'inizio non volevo disturbare la mia famiglia alzandomi, poi hanno iniziato a servire il pranzo e a quel punto sentivo di non poter disturbare neanche loro che stavano lavorando...
mi faccio troppi problemi e poi mi sento in gabbia?? interessante come lettura.. quindi dovrei essere più centrata su me stessa per sentirmi meglio? che poi alla fine mi sono alzata lo stesso ed era anche peggio...
Può essere una chiave di lettura...a me è venuta in mente per ciò che avevi scritto. Quella che invece non è una opinione ma è certamente cosi è che....si devi essere incredibilmente centrata su te stessa per stare bene. In generale, anche volendo essere disponibili per gli altri, non è mai una buona scelta anteporre le esigenze degli altri alle nostre...soprattutto quando le nostre, in quel momento, sono necessarie.
cristinad ha scritto: vero che molte emozioni positive aumentano il battito ma uno le vive come tali perché partono appunto come positive.. qui sono partita con sensazioni negative (mi sento costretta, c'è troppa gente, non posso muovermi liberamente) e poi ho perso il controllo del mio corpo... quindi avrei dovuto controllare i miei pensieri prima per controllare il respiro, o viceversa controllare il respiro per pacificare i pensieri... aiuto, mi sto avvolgendo su me stessa... :roll:

Vedi...dai per scontato che ci siano emozioni positive ed emozioni negative. In realtà non è proprio così. Ti faccio un esempio fisico, piu facile da capire. Il male, inteso come dolore fisico, non è negativo...è positivo...non perché piaccia ma perché è essenziale. Se non avessi male mettendo le mani sul fuoco...non avresti più le mani. Si tende ad estendere il concetto di piacevole e spiacevole con positivo e negativo che, però, stravolgono un po' il senso. Nel caso specifico tu hai avuto delle sensazioni spiacevoli ma invece di fare qualcosa che potesse eliminare la situazione spiacevole, hai pensato a "negative"...negativo richiama pericolo, nel tuo caso dovuto ad un soffocamento, ciò ha aumentato il tuo battito cardiaco e la tua respirazione, dandoti la sensazione, proprio perché il fisico rispondeva in quel modo, di essere effettivamente in una situazione di "negativa"...e questo continuo scambio di conferme tra mente e corpo ti ha fatto perdere totalmente il "controllo" della situazione. È indifferente che tu sia consapevole che i tuoi pensieri siano solo pensieri...spesso etichette messe alla c***o di cane, o che tu decida di essere consapevole del tuo respiro e riportare tutto alla normalità. Non siamo a comparti stagni e in qualsiasi modo tu agisca il risultato sarà il medesimo...cioè recuperarTI. Se tu avessi tenuto il respiro regolare, la tua mente non avrebbe avuto conferma riguardo i tuoi pensieri e tutto sarebbe rimasto , al più, un disagio. E tutto questo è sicuro e funziona a prescindere dalla causa....cioè quel senso di soffocamento.
cristinad ha scritto: comunque sia, si la paura di volare sembra mi sia passata anche se 13 ore in un aereo non sono tra le migliori cose che posso immaginare per un viaggio... non per la paura di cadere a questo punto ma per la difficoltà ad adattarmi ad un mezzo così affollato e stretto per tutto quel tempo... e dire che ricordo il precedente volo con British come comodo...
Anche 13 ore in un cinema... :mrgreen:
Lo spazio che ti è necessario per compiere qualcosa non deve essere sempre vasto...perché non lo useresti lo stesso...se fossi in macchina da sola potresti avere lo stesso spazio che hai in aereo con più persone ma, per te, non è un problema. Se vuoi possiamo separare quello che è effettivamente un problema fisico, cioè stare quasi fermo per lunghe ore e quello che è il percepito della mente. Perché il primo, stare seduti per quasi 13 ore ha delle ricadute fisiche...ma questo non significa sentirsi prigionieri soffocati....
Ciao!
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Re: consigli e sostegno...

Messaggio da cristinad » 13 marzo 2015, 10:36

flyingbrandon ha scritto:

Può essere una chiave di lettura...a me è venuta in mente per ciò che avevi scritto. Quella che invece non è una opinione ma è certamente cosi è che....si devi essere incredibilmente centrata su te stessa per stare bene. In generale, anche volendo essere disponibili per gli altri, non è mai una buona scelta anteporre le esigenze degli altri alle nostre...soprattutto quando le nostre, in quel momento, sono necessarie.



Vedi...dai per scontato che ci siano emozioni positive ed emozioni negative. In realtà non è proprio così. Ti faccio un esempio fisico, piu facile da capire. Il male, inteso come dolore fisico, non è negativo...è positivo...non perché piaccia ma perché è essenziale. Se non avessi male mettendo le mani sul fuoco...non avresti più le mani. Si tende ad estendere il concetto di piacevole e spiacevole con positivo e negativo che, però, stravolgono un po' il senso. Nel caso specifico tu hai avuto delle sensazioni spiacevoli ma invece di fare qualcosa che potesse eliminare la situazione spiacevole, hai pensato a "negative"...negativo richiama pericolo, nel tuo caso dovuto ad un soffocamento, ciò ha aumentato il tuo battito cardiaco e la tua respirazione, dandoti la sensazione, proprio perché il fisico rispondeva in quel modo, di essere effettivamente in una situazione di "negativa"...e questo continuo scambio di conferme tra mente e corpo ti ha fatto perdere totalmente il "controllo" della situazione. È indifferente che tu sia consapevole che i tuoi pensieri siano solo pensieri...spesso etichette messe alla c***o di cane, o che tu decida di essere consapevole del tuo respiro e riportare tutto alla normalità. Non siamo a comparti stagni e in qualsiasi modo tu agisca il risultato sarà il medesimo...cioè recuperarTI. Se tu avessi tenuto il respiro regolare, la tua mente non avrebbe avuto conferma riguardo i tuoi pensieri e tutto sarebbe rimasto , al più, un disagio. E tutto questo è sicuro e funziona a prescindere dalla causa....cioè quel senso di soffocamento.



Anche 13 ore in un cinema... :mrgreen:
Lo spazio che ti è necessario per compiere qualcosa non deve essere sempre vasto...perché non lo useresti lo stesso...se fossi in macchina da sola potresti avere lo stesso spazio che hai in aereo con più persone ma, per te, non è un problema. Se vuoi possiamo separare quello che è effettivamente un problema fisico, cioè stare quasi fermo per lunghe ore e quello che è il percepito della mente. Perché il primo, stare seduti per quasi 13 ore ha delle ricadute fisiche...ma questo non significa sentirsi prigionieri soffocati....
Ciao!

è sempre piacevole e interessante interagire con te; grazie del tempo che metti a disposizione! :D

quindi differenza tra essere disponibili e anteporre le esigenze degli altri alle mie...
devo sperimentare la differenza e userò il marito come cavia.. se si lamenta gli dico che me l'ha consigliato un pilota :wink:
in effetti mi suona sensato: mio marito è una persona estremamente disponibile ma è in grado di non farsi "soffocare" (non ho usato il termine a caso..) dalle necessità né mie né di nostro figlio... mi sa che me lo studierò con più attenzione...

piacevole/spiacevole invece di positivo/negativo: chi parla male vive male, hai ragione.. il mio attacco di panico è stato spiacevole ma positivo visto che mi sta facendo ragionare sul soffocare le mie esigenze... come il mal di testa che ti dice: prenditi una pausa..
allenamento anche qui: se mi viene da etichettare qualcosa come negativo devo mettergli l'etichetta spiacevole e vedere cosa muove nella mia testa e nel mio corpo..

per lo spazio oggettivo in aereo, ciò che mi risulta "spiacevole" (mi sto allenando :wink: ) è condividere uno spazio affollato con sconosciuti: questo è valido anche in caso di un grande concerto allo stadio, in metropolitana nell'ora di punta, in un centro commerciale sotto Natale... Eventi che possono essere piacevoli (un concerto) o necessari (la metro o l'aereo) diventano spiacevoli a causa dell'inevitabile effetto sardine che proprio non ho mai amato, neanche in gioventù quando di grandi concerti allo stadio ne ho vissuti parecchi..
Ho paura della condivisione??

e, si, se hai voglia di aiutarmi a separare il problema fisico da quello percepito dalla mente nello stare fermi e seduti così a lungo ti sarei grata!!

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Re: consigli e sostegno...

Messaggio da flyingbrandon » 13 marzo 2015, 12:43

cristinad ha scritto:
in effetti mi suona sensato: mio marito è una persona estremamente disponibile ma è in grado di non farsi "soffocare" (non ho usato il termine a caso..) dalle necessità né mie né di nostro figlio... mi sa che me lo studierò con più attenzione...
Questo "problema" ...della disponibilità, è piu che altro culturale. Le persone, spesso, pensano che "fare" qualcosa porti ad "essere" qualcosa...e questo non è necessariamente vero...anzi spesso crea frustrazioni e aspettative. È logico che tu debba sentirti "stabile" per poter essere d'appoggio a qualcuno momentaneamente....perché essere d'appoggio sempre per una persona non è mai una buona soluzione per quella persona. Nel momento in cui manca il tuo appoggio...l'altra persona cade e questo non va bene...soprattutto se parliamo di persone a cui tieni. Per capire la "logica"...prova a pensare ad una persona in bilico, appesa con un burrone sotto i piedi...se sei stabile hai la possibilità e la forza per sostenerla e tirarla su...se sei in bilico anche tu andate giù insieme. Anche nella quotidianeità dovresti trovare il tuo centro...la tua stabilità prima di essere sicura di poterti far carico di quella altrui. Basta essere stanchi e non si è piu capaci ed è di maggior aiuto dire "no" che sforzarsi. La disponibilità è un'attitudine mentale. Quando stai bene sei disponibile...quando qualcosa ti occupa o preoccupa non puoi esserlo perché la tua mente DEVE fare altro. Spesso ci si sforza perché si pensa che quello rappresenti un segnale di "amore"...ma l'amore non va cercato nella disponibilità dell'altro...quindi non è correlato il tuo grado di disponibilità con la tua capacità d'amare. Anche in amore...se vuoi amare bene devi essere in grado di amarti....altrimenti è altro travestito d'amore. se una persona è gentile lo è e basta....se vuole essere "buona" e decide che per farlo deve essere "gentile"...di solito poi sta lì ad aspettare che gli altri lo siano nei suoi confronti...e la probabilità di rimanere delusi è alta. Ecco perché "fare" qualcosa non porta ad "essere" qualcosa. Quindi apprezzo il comportamento di tuo marito...disponibile fino a quando non lo deve essere per se stesso...è la stessa brava persona di sempre però necessita della propria disponibilità. Questo aspetto significa anche essere capaci di capire i propri limiti e le proprie possibilità...Dimostra anche lucidità...utilissima per "aiutare" qualora servisse. Quando arrivi a sentirti soffocata dagli impegni...significa che non sei riuscita a cogliere i segnali piu blandi...a quel punto il disagio può diventare cosi pesante da sfociare in ciò che è successo a te. Per non cogliere i segnali devi essere convinta di "dover" fare altro...ma per fortuna , spesso, la saggezza insita nel tuo "essere umano" è piu forte di quella "culturale".

[quote"cristinad"]
Eventi che possono essere piacevoli (un concerto) o necessari (la metro o l'aereo) diventano spiacevoli a causa dell'inevitabile effetto sardine che proprio non ho mai amato, neanche in gioventù quando di grandi concerti allo stadio ne ho vissuti parecchi..
Ho paura della condivisione?? [/quote]

No...non è affatto detto...il tuo estro creativo, da artista, non ti uniforma alla massa...e , di solito, quello che avviene anche per chi non è artista come te è proprio il fatto di non riconoscersi nella massa. La massa, ovviamente, non è intesa come singolo individuo, valevole come te, ma proprio come massa...che può avere mediamente delle caratteristiche che non ti piacciono, in cui non ti trovi e con cui non ti senti affine. Quando sei in "sintonia" con la massa, tuo pubblico o tu stessa pubblico, può risultare piacevole perché diventi quasi "uno stato coerente" con quella massa...e in quei casi si amplificano anche le sensazioni. Un concerto , con 3 persone è sicuramente meno carico di uno stadio pieno. Analogamente quando non ti ritrovi in sintonia con quella massa...senti un disagio. Quando ti capita prova a guardare le persone singolarmente...e non pensare come tutt'uno cosi come non lo sei neanche tu nonostante sia immersa nel mare di persone...a volte basta questo per percepire diversamente quella situazione. Oppure tieniti il fastidio e sii felice di non far parte di una massa. La condivisione, come la disponibilità, è uno stato mentale...non ne hai paura...ma, ora, o in quel momento, non hai la forza per condividere alcunché....quindi non sforzarti.
cristinad ha scritto:e, si, se hai voglia di aiutarmi a separare il problema fisico da quello percepito dalla mente nello stare fermi e seduti così a lungo ti sarei grata!!
Ma no non ho molto da dirti...il senso era che stare seduti e inscatolati per 13 ore è una sofferenza per il fisico...cosi come quei pasti di bordo, la pressurizzazione e cosi via...lo sono anche per chi adora volare. Il fisico ti segnala di disagi o dei bisogni...muoversi, sgranchirsi e cosi via. Ciò è normale e non è dovuto a niente di che...se a questo non attacchi delle etichette di chissà quale significato, alzandoti, muovendo i piedi e le gambe...stirandoti...e facendo passare il tempo come piu ti piace...non avranno nessuna ripercussione sulla tua mente che potrà godere dell'esperienza, nonostante un fastidio fisico. Anzi...quella abilità, ad esempio, la sfruttano nello yoga...dove ti propongono posizioni scomode...a volte dolorose, per riuscire a non essere "distratto" nella tua meditazione. Puoi vederlo come un esercizio spirituale...io non sono mai per la costrizione, neanche del corpo. Quando scelgo di esplorare un limite e metterlo sotto pressione lo faccio volontariamente e consapevolmente...ma rimane un episodio limitato dove scelgo di non badare ai segnali del mio corpo...altrimenti preferisco avere una comunicazione libera tra corpo e mente.
Tornando all'aereo....è stretto...ok...abbassi il tavolino ed è ancora piu stretto....ok...ma, in quel momento non ti serve avere piu spazio...se riporti l'attenzione a ciò che è per ciò che ti serve...non vagherai in similitudini con sbarre, soffocamenti e altro. Quando fai una doccia, per grande che sia, non puoi scorgere l'orizzonte o correre...ma in quel momento non ti serve e non c'è problema. In aereo uguale...in quel momento, anzi, l'abbraccio di quella lamiera è fondamentale, cosi come il suo oscillare e cullarti...e preso per il verso giusto, seppur spazio stretto, ti risulterà piu facile viverlo come un utero materno prodotto dalla Boeing... :mrgreen: e in quello spazio angusto hai preso vita...
Ciao!
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Re: consigli e sostegno...

Messaggio da flyingbrandon » 13 marzo 2015, 12:45

cristinad ha scritto:

è sempre piacevole e interessante interagire con te; grazie del tempo che metti a disposizione! :D
Mi era sfuggito questo...beh...se lo pensi sei messa malissimo......
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: scherzi a parte...piacere mio.
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