Exence ha scritto:Penso sia proprio questo il mio problema Brandon: l'essermi cristallizzata sul presente proprio perche mi soddisfa molto. Il futuro nelle sue mutazioni mi puo' anche rendere ancora più felice, chi può dirlo? O presentarmi eventuali problemi che mi attrezzerò per superare. Non dovrei avere paura delle novità , ma ammetto che la ho.
Ce l’hai perché, anche se dici che ti meriti tutto questo...non ci credi. Hai costruito tutto perché sei in gamba...non per c**o così come non sei mai stata sfigata nonostante le esperienze “pesanti”. Non dovresti temere il futuro perché, nonostante le difficoltà che avrai, perché probabilmente le avrai, arriverai sempre più in alto....come persona. Il punto è che la felicità non può dipendere da niente che tu possa pensare che ti faccia felice ma , semplicemente, da ciò che sei tu. Se ti guardi in giro è evidente che la felicità, intesa come stato dell’animo e non un momento di euforia, sia indipendente dall’ambiente esterno. Chiunque vivrà momenti brutti, difficili, pesantissimi...ma tu avrai sempre la scelta se superarli nel migliore modo o trascinarti e sopravvivere. Proprio quando arrivi ad essere consapevole che sei quello che sei per merito tuo, non avrai più “problemi” ad accettare ciò che la vita ti propone...se sarà risolvibile lo risolverai...altrimenti non avresti potuto più farci nulla lo stesso. Quando non ti fidi degli altri è semplicemente perché non hai ancora fiducia in te stessa...nonostante i risultati oserei dire. Penserai che non è così...che tu sai quanto vali...ma in realtà sono pensieri...e come passi da quello che vali e meriti puoi dubitare di questo e ritrovarti “insicura” su ciò che dovresti fare. Ma è un loop inutile...inefficace...tutto ciò che vorresti mettere a protezione di ciò che hai non ha alcun significato...non ti aiuta a prevenire ma ti stanca e basta. Affronterai con maggiore efficacia e rilassatezza ciò che ti si presenterà concentrandoti “solo” su ciò che occupa il tuo presente. Se pensi al presente non puoi manifestare ansia...l’ansia è sempre legata al futuro. Quando ti senti manifestare ansia, fermati e pensa a che tempo stai pensando. Quando stavi vomitando...non eri a bordo di un aereo a ballare...eri a casa tua in un tempo assolutamente lontano dal tuo presente. E non era solo lontano...non era reale. Il futuro ti fa paura perché lo crei distorto. Chi non sarebbe in ansia pensando che da domani vivrà di m***a, perdendo tutto. Io salgo a bordo pensando a cosa potrebbe accadere per sapere esattamente cosa dovrei fare. Ogni decollo si fa un briefing per chiarirsi cosa fare in “caso di”...ma poi ci si gira a guardare se è avanzato qualcosa da mangiare ...
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la tua mente DEVE tornare al presente e godere di ciò che ha o lavorare per ottenere ciò che desidera...senza troppo attaccamento ad un risultato specifico ma pronta a cogliere qualsiasi segnale che possa portare nella direzione che ci attira. Se dovessi rimanere a bordo con i pensieri intrappolati, oltre ad essere pericoloso, alla quarta tratta uscirei in barella dall’aereo...e così chiunque.
Exence ha scritto:
Il mio non è un accontentarmi: tutt'altro. Però , forse anche pressata dai ritmi lavorativi, dalla nuova mansione che di per sé è di "controllo" del settore, mi sono irrigidita inconsapevolmente anche nel resto.
Forse dovrei rilassarmi un po', adottare la filosofia del "go with the flow", non mi ero resa conto a pieno di tutto questo prima delle tue osservazioni.
Credo proprio di essermi irrigidita per "colpa" delle responsabilità lavorative, che ho inconsapevolmente esteso a tutto il resto...
Se hai maggiore responsabilità significa che hai la capacità di gestire questa maggiore responsabilità. Potrai sbagliare...sì...me lo auguro anche. Gli errori fanno crescere...sono pochi quelli imperdonabili o irreversibili....gli altri fanno parte del percorso...quindi accogli pure quelli. Ciò che trasmetti è ciò che sei in quel momento. Se sei tranquilla darai tranquillità...e tutti saranno lì per te. Perché le persone attorno a te lavorino per te...nel vero senso della parola ...hanno bisogno di fiducia..hanno anche la possibilità di sbagliare perché tu sarai in grado di permettere che ciò accada e sistemare il resto. Se ti irrigidisci...non reggi. E quando reggi lo fai con sforzo. E non puoi contare su nessuno perché non ti fidi....e ti sforzi ancora di più...insomma...arrivi a fare una vita di m***a...
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devi necessariamente seguire il flusso e, ogni tanto, partecipi ad indirizzare il flusso. Ogni movimento “controcorrente” costa energia ...tanta...e a volte non basta.
Exence ha scritto:
A livello superficiale resto comunque la solita persona sognatrice, romantica e a cui piacciono la musica, l'arte , la lettura , i tatuaggi ecc... ma dentro mi sono un po' indurita per via delle mie paure...
Invece nel profondo devi rimanere la solita sognatrice...romantica...a cui piace la musica e l’arte...lettura e tatuaggi...a livello superficiale, ti può succedere anche di irrigidirti ma poi, in un solo attimo di raccoglimento in te...o in una incazzatura che ti percorre le vene e la fai uscire...torni alla tua profondità....quindi sognatrice, romantica ...bla bla bla...
Exence ha scritto:
da questa consapevolezza voglio ripartire....
Qualsiasi tua consapevolezza va bene...ricordati però, che la consapevolezza non è mera conoscenza...è proprio qualcosa di più profondo...qualcosa che non ha “giudizio”...accoglie ciò che è....poi da quello che è (quindi accettazione) puoi iniziare a cambiare. Il rifiuto non è mai un buon punto di partenza...il rifiuto è frutto di un giudizio...e potrebbe essere un errore in partenza...e l’errore in partenza lo potresti portare avanti. Se parti dalla consapevolezza non c’e Errore...anche se ciò che vedi non ti piace...non importa...quello che non ti piace lo cambi...
Exence ha scritto:
ti devo ringraziare
No....perché? Ringrazia te se riesci, finalmente, a goderti la vita in ogni suo aspetto...fosse anche un momento di paura...ma reale...non immaginaria...
Exence ha scritto:
P.S. vorrei comunque conoscere la "verità'" riguardo ai contratti dei piloti
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È un discorso che si sviluppa su diversi livelli. Ma quello che differenzia , spesso, il modello low cost da quello non low cost è proprio lo stipendio. Ma guadagnare tanto o poco non cambia i valori di stanchezza. Tutte le compagnie cercano di trarre il massimo...in termini di ore di lavoro e condizioni al contorno. Anzi...la maggior organizzazione a livello di pianificazione, spesso, porta il personale low cost a lavorare di più ma riposare anche di più....comunque...non preoccuparti di quello...alla fine nessuno ti può obbligare a passare il tuo limite...e chiunque stia la davanti sa che è il primo a fare una brutta fine. Ciò che spesso si cerca è una maggiore valorizzazione del lavoro e della responsabilità...e una migliore condizione di lavoro. Purtroppo la filosofia del mercato low cost ha portato anche il concetto sbagliato che per portare un aereo basti schiacciare due bottoni...che un volo possa costare poco ad una compagnia...e altre minchiate accessorie....per cui perché devi prendere di più e lavorare di meno? La tecnologia ti da una mano...c’e Una fila di persone che prenderebbe il tuo posto anche per meno di quello che vuoi tu e così via. Ma ripeto...ci sono tanti livelli di cui si può parlare , a livello contrattuale...Che non mi basterebbe la notte...
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ah comunque...in Italia Easyjet ha uno dei migliori contratti ...quindi non può spaventarti proprio quello...
Ciao!