A distanza di 3 anni da Il mio cuore a gravità zero è uscito il nuovo libro di Carolina Dellonte, professionista con una carriera nell’aviazione prima come pilota executive e successivamente istruttore CRM.
Volo vedo vivo è per sua stessa ammissione non un seguito ma un’integrazione, un modo per rivivere gli anni trascorsi ai comandi del P-180 ma anche una piacevole raccolta di aneddoti extra-lavorativi.
A fare da filo conduttore questa volta sono i luoghi, quelli verso cui si vola, quelli che si vedono da lassù, quelli che si vivono, più o meno felicemente.
Secondo i romani (e l’autrice è anche un’appassionata di antichità classica) esiste un genius loci, una divinità, un’entità spirituale che presiede ogni luogo. Un concetto affascinante ma ormai dimenticato e lontano dal mondo contemporaneo. La velocità negli spostamenti e la rapidità con cui spesso viene consumato il quotidiano, hanno sottratto molta della magia insita nel mondo che ci circonda.
Questo libro ha l’obiettivo, peraltro ben riuscito, di restituirgliene una parte, di ridare un’Anima a quei luoghi che sembrano non averne e che a volte appaiono solo come passaggi obbligati verso qualcos’altro.
E’ il caso per esempio dell’Ascensore: può essere non soltanto un mezzo abituale per arrivare in ufficio ma, a causa di una piccola disavventura, anche un’occasione per comprendere qualcosa di più su stessi.
Persino l’Aeroporto, il non-luogo per eccellenza, ha un suo genius, uno spirito che lo pervade e che è espressione delle vite che passano attraverso quei corridoi. Non si vive in aeroporto, non si lascia nulla di personale, è un punto di partenza verso qualcosa di desiderato o forse di temuto. E’ anche un punto di arrivo, dal quale si desidera uscire velocemente magari dopo molte ore di volo. Ma è sempre una parentesi, un insieme di tempo e spazio già delimitati, un pezzo di vita in stand-by rispetto al quotidiano.
Non può mancare ovviamente l’Aeroplano, “luogo” oggetto di amore, odio, paura, noia. Quella macchina meravigliosa che ha il potere di amplificare potentemente ogni sensazione e allo stesso tempo è capace di fare un grande regalo.
Non si parla solo di aviazione in questo libro. I ricordi di fatti vissuti nei cieli, si intrecciano con quelli delle passioni terrestri: l’amore per gli animali, quello per il proprio lavoro, la curiosità verso gli altri che è apertura al mondo e alle persone incrociate sul proprio cammino.
Un libro che scorre veloce, scandito dalle avventure della sua autrice che non cade mai nell’autocompiacimento e riesce invece a colorare le pagine con entusiasmo e realismo.
La sensazione, per chi legge, è di osservare il panorama dall’alto, come si potrebbe fare dal cockpit di un aereo. A volte più vicini alla terra, altre al limite massimo a cui può arrivare la macchina.
Titolo: Volo Vedo Vivo – Una ragazza, un aereo e il loro mondo
Editore: Cartabianca, 2019
Genere: Aviazione, Autobiografia
Internet: https://www.cartabianca.com/catalogo/volo-vedo-vivo/
ISBN cartaceo: 9788888805276
(Alessia Biscuola)